MONTERIGGIONI – Trasferta in terra Toscana domenica 16 marzo, per gli amatori delle ruote grasse del Bike Team Mandello, in occasione della 23esima edizione della Gran Fondo intitolata al castello di Monteriggioni che, come rammenta Dante nel canto XXXI dell’inferno, – sulla cerchia tonda di torri si corona – .
Tempo e condizioni del terreno ideali quest’anno per la corsa che si dipana sulle colline del Senese per 52 km e 1600 metri di dislivello. Alle ore 10.00, pronti Via, con una partenza che qui è tradizionalmente macchinosa, per via della strettoia in uscita dal castello e del successivo ricompattamento dietro macchina dell’organizzazione, a velocità controllata; per poi procedere ad una sorta di vera e propria partenza lanciata qualche km dopo, una partenza che per un gruppone di circa millecinquecento ciclisti, tra cui si annida sempre inevitabilmente qualche esagitato, è fonte di preoccupazioni a chi viceversa vorrebbe correre la corsa e non inutili rischi, specialmente su di un rettilineo in asfalto al terzo chilometro e a 40 all’ora “cheek to cheek” anzi “elbow to elbow” con un altro migliaio di bikers.
La prima salita è comoda e ben pedalabile, fatta eccezione al più per l’affollamento di cui si diceva poco sopra; poi comincia un lungo traverso in discesa intervallato da brevi strappi, prevalentemente nel bosco, un tratto molto piacevole e divertente che riporta sulla collina antistante al castello di Monteriggioni, che in uscita dal bosco improvvisamente appare alla vista dall’alto quasi in sequenza cinematografica.
Picchiata, giro attorno al castello e prima salita entro le mura percorrendo la strada di accesso che prevede, su sterrata compatta ma non troppo, 150 metri al 13% seguiti da un “tiro dritto per dritto” altri 150 metri in cui ci si innalza di ulteriori 30 metri e spiccioli di quota (un commovente 22% di pendenza, da ripetere anche nel finale) e che conduce entro al castello per il passaggio di metà corsa. Musica un poco diversa nella seconda parte, che prevede un paio di salite, se non proprio terribili come pendenza, a tratti molto meno pedalabili dalla prima, per via delle roccette sul percorso che richiedono, per essere percorse in sella, una convinta aggressiva e continua spinta sui pedali tanto per superare la asperità quanto per mantenere l’equilibrio; nonché un poco di fortuna con il biker che ti precede, che se per sfortuna si pianta davanti a te, costringe a mettere il piede a terra a tutta la fila che segue.
Stessa antifona, a tratti, sulle discese rocciose ed insidiose, su cui chi vi scrive ha salutato la corsa per foratura ripetuta; un evento su di un fondo del genere che si può considerare fisiologico; e che infatti il sottoscritto, come possono testimoniare i compagni di squadra, ha preso in modo molto Zen con calma, dignità e classe …. Viceversa tutti gli altri Mandellesi sono giunti felicemente al traguardo, con davanti le due punte del team, Gusmeroli 241mo assoluto su 1088 classificati e 36mo di categoria che stavolta precede di qualche minuto Acquati, 293mo e 27mo di categoria: poi a seguire Rusconi, Rampa e Bonfanti. Prossimo appuntamento settimana prossima in quel di Tregnago (VR) per un’altra classica di inizio stagione, la GF Tre Valli.
Classifica GF Castello di Monteriggioni.