Calcio. La Talent Scout Italia vuole acquistare il Lecco

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La sede della Calcio Lecco, presto la società sarà all’asta

 

LECCO – Il futuro della Calcio Lecco sarà tutto scritto nell’esito di un’asta fallimentare e, in attesa della gara più importante che si disputerà nelle aule del Tribunale, c’è chi ha già palesato il suo interesse per la società. Si tratta di Sante Squillace, insegnante in una scuola prima torinese e presidente della “Talent Scout Italia”, neonata associazione sportiva dilettantistica che si occupa di scoprire e lanciare giovani talenti calcistici e che ora vorrebbe iniziare una nuova avventura acquistando il club bluceleste.

A comunicarlo è Squillace stesso con un comunicato stampa nel quale si legge: “La scrivente Talent Scout Italia asd, annuncia l’interesse all’acquisto del Calcio Lecco. L’idea della Talent Scout Italia sarà quella di riportare nel medio-lungo periodo il Calcio Lecco ai fasti di un tempo attraverso la riorganizzazione del settore giovanile e la conseguente valorizzazione del talento locale”.

Raggiunto telefonicamente il presidente della Talent Scout Italia specifica: “Abbiamo già incontrato il curatore Mario Motta e siamo in costante contatto telefonico, vogliamo proporre al territorio un progetto limpido, senza voli pindarici, false promesse o sotterfugi”.

“Io rappresento – continua Squillace – un’associazione sportiva dilettantistica che ha come obiettivo scoprire nuovi talenti e lanciarli nel mondo del calcio. Ci occupiamo principalmente di giocatori italiani senza, però, disdegnare i ragazzi stranieri che giocano in Italia. Facciamo questo lavoro come secondario ai nostri rispettivi lavori, c’è chi di noi lavora nella scuola, chi nel calcio e chi nell’editoria, e riteniamo che la situazione della Calcio Lecco possa essere il naturale sfociare di una realtà come la nostra. Abbiamo una programmazione chiara e limpida, non intendiamo promettere di spendere milioni di euro che non abbiamo, noi puntiamo al settore giovanile come fondamenta dello sviluppo della società”.

Sante Squillace, dunque, chiarisce subito di non essere un magnate pronto a versare fiumi di soldoni e non promette un ingresso in Legapro a stretto giro: “Per una realtà come Lecco è ovvio che la Legapro sia l’obiettivo minimo, ma per arrivarci serve tempo e sacrificio, sarebbe inutile cercare di entrare subito tra i professionisti senza una solida società alle spalle perché poi finirebbe tutto in niente, come già successo qui e altrove. Non esiste una squadra senza settore giovanile e se il Lecco continua a fallire un motivo ci sarà. In pratica se si fa solo un investimento iniziale per entrare in Legapro, ma non si ha una struttura sotto, dove si può andare ad attingere nei momenti di difficoltà? Se, invece, si punta sul settore giovanile e nel giro di quattro o cinque anni si sfornano talenti, allora la squadra avrà delle risorse su cui contare”.

Nelle parole dell’insegnate torinese non manca un riferimento all’attuale Prima squadra: “Il gruppo sta facendo bene, dopo un eventuale acquisto si potrebbe pensare di tenerne la struttura con qualche innesto di valore direttamente dalla Legapro per assicurarsi un’annata in serie D e pensare serenamente alla stagione successiva. Sono cose che poi si valuteranno”.

Il prematuro annuncio della Talent Scout Italia serve anche per “sondare” le reazioni del territorio.

“Come acquisto di una prima squadra – conclude Squillace – questa sarebbe la nostra prima esperienza, ma possiamo contare sul supporto di persone con grande esperienza nel mondo del calcio, anche in serie A, e noi stessi, nonostante la società vera e propria sia nata nel 2016, sono già circa tre anni che giriamo tutta Italia osservando talenti e operando in questo settore. Speriamo che il territorio possa accettare la nostra proposta e accompagnarci nel progetto, restiamo aperti al dibattito con tutti auspicando di lavorare con serenità. Nessuno di noi è di Lecco, ma il nostro interesse è forte e vogliamo partecipare all’asta fallimentare, se, però, il nostro progetto non piacesse o se la città preferisse l’eventuale proposta di un lecchese doc, noi siamo pronti a fare un passo indietro senza rancori”.

In attesa che venga decisa e comunicata la data dell’asta fallimentare, dunque, i tifosi hanno il tempo di valutare e riflettere sulla proposta avanzata dalla Talent Scout Italia.