MANDELLO – Negli ultimi tempi se n’è parlato in modo sempre più diffuso. E sempre più convinto. L’esigenza di far sì che presso ogni impianto sportivo, dunque in tutte le palestre e in generale su ogni campo da gioco, sia disponibile in caso di emergenza un defibrillatore, ovviamente con personale debitamente istruito e abilitato a utilizzarlo, era emersa in particolare dopo il dramma che si era consumato poco più di un anno fa nella partita del campionato di serie B che opponeva i padroni di casa del Pescara al Livorno, quando Piermario Morosini (centrocampista della squadra ospite) venne stroncato da una crisi cardiaca.
Le polemiche che ne seguirono riguardarono proprio il mancato utilizzo del defibrillatore. Furono infatti in molti a chiedersi (e a chiedere a chi di dovere) se quell’apparecchio salvavita avrebbe potuto salvare la vita al calciatore del Livorno.
Il defibrillatore è in effetti un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in modo sicuro, essendo dotato di sensori capaci di riconoscere appunto l’arresto cardiaco causato da aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare.
La Polisportiva Mandello, sensibile al problema e alla sicurezza dei giovani e dei giovanissimi che frequentano gli impianti sportivi di Pramagno e il campo sportivo comunale, già nei mesi scorsi si era mossa su questo terreno per dotarsi appunto di due defibrillatori.
Venuto a conoscenza delle intenzioni della società, il dottor Francesco Francoli, titolare della farmacia di via Manzoni a Mandello, aveva deciso di donare uno dei due preziosi dispositivi. Il secondo è stato invece acquistato dalla stessa Polisportiva e ieri a Pramagno si è svolta la cerimonia di consegna ufficiale, presenti tra gli altri lo stesso dottor Francoli, il presidente della società sportiva mandellese Ugo Dell’Era (con il suo “vice” Carlo Gilardi), l’assessore comunale Luciano Benigni e il presidente del Soccorso degli alpini, Giancarlo Alippi. Una presenza, quest’ultima, particolarmente significativa perché proprio il “pronto intervento” intitolato a Gildo Molteni ha tenuto nelle scorse settimane il corso di abilitazione all’utilizzo dei defibrillatori a oltre trenta fra allenatori, insegnanti dei corsi di ginnastica e dirigenti della Polisportiva.
Il corso era stato tenuto dallo stesso presidente Alippi, oltre che dagli istruttori Giorgio Agostini, Stefano Zucchi, Marco Rosa, Laura Gaddi e Stefano Balzarotti.
Inevitabile l’augurio finale, rivolto ovviamente a chi potrebbe essere chiamato a far uso dei defibrillatori ora in dotazione alla Polisportiva Mandello, di un buon… non lavoro. “Speriamo davvero – ha detto in proposito il presidente del Soccorso – che non ci sia mai l’esigenza di doverli utilizzare”.