Primo italiano al traguardo, conquista il prestigioso circuito delle Majors
“L’atmosfera lungo il percorso è stata davvero speciale”
TOKYO – Grande risultato per Mirko Colangelo, atleta meratese della 3Life, che domenica 2 marzo ha concluso la Maratona di Tokyo, diventando il miglior italiano in gara e completando così il prestigioso circuito delle Majors, le sei maratone più importanti al mondo.
Sulle strade della capitale giapponese, l’atleta classe 1981 segna il suo record personale sulla distanza, con un eccellente 2h38’13”, che gli consente di conquistare la 355esima posizione su oltre 26 mila partecipanti. Mirko è anche il primo italiano a tagliare il traguardo, rendendo la sua prestazione ancora più speciale.
In una giornata eccezionalmente calda per il periodo, l’atleta della 3Life si comporta da vero “metronomo”, mantenendo un ritmo impeccabile durante tutta la gara, con un passaggio a metà percorso in 1h19’29” e una seconda parte addirittura leggermente più veloce.
Una trasferta da ricordare per Mirko, che con la maratona di Tokyo completa il prestigioso circuito delle “Majors”, ovvero le sei maratone più famose al mondo: Londra, Boston, Berlino, Chicago, New York e, appunto, Tokyo.
Un’impresa straordinaria, coronata da una speciale medaglia a sei stelle dedicata a chi completa il circuito, che richiede anni di allenamenti e sacrifici. Questo traguardo è ancora più significativo per chi riesce a conciliare la preparazione con gli impegni familiari e lavorativi, allenandosi a orari improbabili per non sottrarre tempo alle altre priorità. Mirko non si è limitato a completare le sei maratone, ma è anche tra i pochi atleti in grado di finirle tutte in meno di 2 ore e 50 minuti.
“È stato un viaggio incredibile, un’opportunità per scoprire una cultura molto diversa dalla nostra, con la maratona che ha rappresentato la ciliegina sulla torta, coronando il tutto con un ottimo risultato sportivo – continua Mirko al suo ritorno in Italia – L’evento sportivo è stato impeccabile, con un’organizzazione straordinaria per 37.500 partecipanti. Conoscendo i giapponesi, non avevo alcun dubbio, l’atmosfera lungo il percorso è stata davvero speciale, e la loro disponibilità a offrire aiuto è stata costante”.
Infine, Mirko esprime la sua gratitudine: “Un ringraziamento speciale alla mia compagna e alla mia bambina, che mi supportano nel poter stare lontano da casa per qualche giorno e inseguire la mia passione”.

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