5 ore e 11 minuti a 4 mila metri di altezza, ma la missione è solo all’inizio
“Non arrendersi mai, oggi posso dire di essere un uomo e un atleta nuovo”
LECCO – “Dopo aver battuto il record di 3h48′ stabilito anni fa dall’americana Lynne Cox non ci si ferma e si va avanti”. Già questo basterebbe per sentirsi appagati. Il campione lecchese di nuoto Andrea Oriana nelle scorse ore ha centrato un nuovo storico record nel nuoto di fondo. Dopo la traversata della Manica a settembre, Oriana ha nuotato per 5h11′ nelle acque del lago Titicaca, tra Perù e Bolivia si tratta del lago navigabile più alto del mondo con i suoi 3.812 metri di altezza.
Questo record però non rappresenta un traguardo, bensì è un piccolo passo verso un progetto ben più ambizioso che, nei mesi scorsi, aveva presentato alla città: la traversata completa del lago Titicaca, 44 km a nuoto a 4.000 metri d’altezza con una temperatura dell’acqua di 12 °C.
“Bracciata dopo bracciata, non si molla mai; il coraggio di osare mi accompagnerà sempre. Grazie a chi tutti voi che mi seguite sempre, grazie all’equipaggio e ai fantastici ragazzi che mi hanno supportato dalla barca, passandomi i rifornimenti e facendo un gran tifo, grazie al mio team, Animus Audendi, che dall’Italia non mi ha mai fatto sentire solo, grazie a Novatex, grazie a Lexter, grazie a Mugello Nuoto, grazie a Vadox, grazie davvero a tutti” ha scritto sui social dopo oltre 5h passate nelle difficili acque Sud Americane.
Il racconto di Oriana
“Oggi mentre nuotavo, avevo la sensazione che fosse il momento più bello della mia vita, non provavo dolore, solo una grande coordinazione di movimenti e forza di volontà. In questo incedere di grandi emozioni, bracciata dopo bracciata, non sono mai stato solo. Ballando con onde alte più di un metro, vedevo il mondo fermo, immobile, come se non esistesse più. Sentivo l’acqua fluire veloce sotto i miei piedi, una cascata di tuffi da brivido. Ero totalmente concentrato nel momento presente. Il 12/12/2020 per me sarà ricordata come una giornata storica. Fin da bambino sognavo di arrivare dove mai nessuno al mondo era riuscito ad arrivare. Ci ho messo più di 47 anni di vita, ma ce l’ho fatta e credetemi, vedere il mondo da quasi 4000 metri è… non riesco a trovare le parole… diciamo che mi ripaga di tanti sacrifici, che non mi sono mai pesati, perché quando sei mosso dalla passione, tutto è più facile. Un grazie all’immenso team Animus Audendi 2021 che mi ha sostenuto in ogni istante, questo record del Titicaca è di tutti i componenti del team. Grazie alla Mugello Nuoto, i suoi atleti hanno nuotato con me ogni secondo di queste 5 ore e 11 minuti, per me un privilegio mas grande. E come non ringraziare tutti voi, uno ad uno, la mia ispirazione di acqua nell’acqua, da oggi siamo in cima al mondo, i primatisti del Titicaca e ovviamente non ci fermiamo qui, a quasi metà dell’opera. Ad aprile saremo in sfida per farne più di 40, ma stasera sogniamo e realizziamo di aver fatto tutti insieme e uniti qualcosa di grande. In un anno cosi difficile, il messaggio per la mia cara e stupenda Italia è che non bisogna mai arrendersi, anche di fronte alle difficoltà più grandi. Spero nel mio piccolo di aver acceso negli ultimi 6 mesi un messaggio di speranza, per ricordare ogni vittima del covid e per dimostrare ad ogni sportivo che lottando contro il proprio avversario interiore, ognuno di noi può vincere la sfida con se stesso, basta metterci il cuore. Oggi posso finalmente dire di avercela fatta, di essere un uomo e un atleta nuovo, perché, ‘se dimentichi te stesso, puoi diventare l’Universo’ “.
L’amico e collaboratore Luca Molina
“Sono Luca Molina, amico e collaboratore di Andrea per la programmazione tecnica e di allenamento. Dopo le difficoltà iniziali di adattamento di 45 giorni fa e le insidie del lago molto diverso dai nostri, Andrea con la sua forza fisica/mentale, caparbietà e classe oltre un’acquaticitá superba, è riuscito ad ottenere ciò che dal primo giorno avevamo programmato. Il Team Animus formato da professionisti oltre che da amici, ha accompagnato il percorso vincente di quest’uomo immenso. Tecnicamente dobbiamo correggere diverse cose e quando torna in Italia prepareremo prima al mare e poi in altura in Spagna le condizioni di allenamento che porteranno Andrea, coaudiovato dai miei colleghi, a ottenere ciò che solo lui potrà raggiungere”.