Il Lecco conquista un punto con la Virtus al Gavagnin-Nocini
Valente: “Con la squalifica di Martic dovrà mettere mano alla difesa”
VERONA – “Siamo noi il più grande avversario di noi stessi. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma, nella ripresa siamo calati di intensità e gli avversari cresciuti anche grazie a noi”. Queste le prime considerazioni di Federico Valente nella conferenza stampa al termine del match Virtus Verona-Lecco finito 1-1.
“Stiamo crescendo fuori casa – continua Valente – perchè oggi abbiamo fatto 45 minuti bene, mentre contro l’Alcione solo 25 minuti. Speriamo di continuare così, se i ragazzi mettono tutto quello che hanno messo nel primo tempo, non può che arrivare la prima vittoria fuori casa”.
Il calo visto nei seconda frazione di gioco da parte del Lecco è così spiegato dal tecnico bluceleste: “Per me non è stato un switch mentale tra primo e secondo tempo ma, della piccolezze che poi ti cambiano la partita. Come un passaggio sbagliato, un controllo fatto male, una ripartenza errata”.
“Per me questo non è un blocco mentale ma un crescendo, se fosse così facile fare l’allenatore e in due settimane sistemare tutto senza ricadere in schemi preesistenti lo farebbero tutti. La questione qui è quella di dover rimanere nel nostro ritmo e di non abbassare la velocità nel pressing. Bisogna continuare a lavorare sulla nostra idea di gioco che i ragazzi hanno sposato e che stiamo vedendo in campo”.
Riguardo alle energie fisiche Valente spiega che: “La settimana da tre partite ha costato tanto, poi comunque bisogna fare i complimenti agli avversari che oggi hanno fatto girare bene la palla. Anche se in questo frangente abbiamo anche delle colpe noi per un pressing non fatto fino alla fine. Inoltre, siamo calati nella velocità anche nei recuperi palla in cui non eravamo così lucidi”.
“Se si abbassa il ritmo della palla, l’avversario fa meno fatica a rubartela. Poi, si incomincia a parlare con l’arbitro o con l’avversario ma non bisogna mai distrarsi. Loro hanno sposato questa idea e sento che mi seguono, è come quando hai un figlio gli dai un mano per cambiare ma ci vuole tempo. Questi ragazzi sono come dei figli, però bisogna arrivare fuori casa a fare 90 minuti di vera intensità come facciamo in casa”.
Valente parla anche della scarsità dei gol blucelesti: “Nel primo tempo abbiamo creato un paio di semi occasioni: mancando però l’ultimo passaggio, il tocco finale. Sono automatismi che hanno bisogno di tempo per farli entrare nei ragazzi. Oggi abbiamo giocato con Galeandro leggermente dietro a Sipos, sulle ali stiamo cercando una migliore quadratura finale”.
Riguardo, invece, la difesa: “Ferrini ha qualche problemino fisico e mancava un po di freschezza sul timing dello scatto e loro hanno avuto qualche occasione. Tutti i difensori si allenano bene, e non voglio cambiare se va bene. Ma con la squalifica di Martic ci sarà da rifare la difesa per la settimana prossima”.