LECCO – Elvio Frisco è il nuovo delegato provinciale del Coni. Nominato lo scorso 28 di gennaio dal neoeletto presidente del comitato regionale Pierluigi Marzorati, il direttore provinciale di Special Olympics ed ex coordinatore di Educazione fisica dell’Ufficio scolastico territoriale è, quindi, il nuovo rappresentante del Coni per la provincia lecchese, nomina che d’ora in poi si sostituirà a quella di presidente.
In occasione di un così importante incarico, lo abbiamo incontrato e ci siamo fatti raccontare soddisfazioni passate e propositi per il futuro di un uomo che proprio non sembra voler smettere di darsi da fare e di impegnarsi in prima persona per lo sport.
Cosa significa questa nomina?
“È per me una nuova sfida – ci spiega – Non nego che all’inizio ho avuto un po’ di titubanza, ma poi ho deciso di mettermi in gioco e ho presentato la mia candidatura. Tutto è nato – racconta – su suggerimento di alcune società sportive del territorio, che in questi ultimi mesi mi hanno più volte proposto e chiesto di candidarmi. Ed è così che, dopo averci pensato un po’, ho deciso di presentarmi ufficialmente al comitato regionale, portando come me, come da regolamento, le referenze delle realtà sportive in mio sostegno”.
Referenze che in tutto erano intorno alla cinquantina… Accanto a lei, chi si è candidato?
“Eravamo in tutto tre: io, Alberto Rotta e Giorgio Rusconi. È stato il nuovo presidente del comitato regionale del Coni, nominato il 23 di gennaio, a valutare le referenze e, infine, a optare per me”.
Decaduta la nomina di presidente, quali saranno i compiti del delegato provinciale?
“Si tratterà di lavorare sul territorio e di tenere i rapporti con comuni e federazioni, il tutto con l’intento di promuovere l’attività sportiva. A differenza di quanto avveniva prima, alle delegazioni non spetterà più la gestione delle risorse, che saranno invece stanziate dal comitato regionale a seconda dei progetti presentati. Nei prossimi giorni – continua – si tratterà di mettere insieme il nuovo staff, anche se per i dettagli dovremo attendere la nomina del presidente nazionale, che si terrà il 19 di febbraio. A seconda di chi sarà nominato è possibile che alcuni aspetti relativi alla struttura provinciale possano cambiare leggermente, quindi siamo in attesa”.
Quali saranno le sue priorità?
“Innanzitutto vorrei curare sempre di più i rapporti con la scuola, vero bacino di tutti gli sport. La mia esperienza in ambito scolastico mi porta, infatti, a mettere in primo piano la pratica sportiva all’interno degli istituti del territorio e, in questo senso, vorrei dare spazio non soltanto a quegli sport che sono considerati maggiori, ma a tutte le discipline. La formazione di dirigenti e tecnici e l’attenzione alle famiglie dei ragazzi che praticano sport sono, poi, altri aspetti su cui investire. In riferimento al secondo dei due punti intendo dire che è importante educare i genitori al giusto modo di fare il tifo, senza insulti agli arbitri o agli avversari.
Oltre a tutto questo credo che bisognerebbe migliorare il nostro modo di comunicare e ciò significa in primo luogo creare una rete tra le realtà che promuovono lo sport, così che il Coni possa essere sempre informato su quanto avviene, e secondariamente riuscire a comunicare tutte le varie iniziative agli organi di stampa, così che i cittadini siano sempre aggiornati.
Infine, accanto alla promozione non dovrebbe mancare la valorizzazione dei talenti che ci sono nel territorio, anche se è chiaro come questo dipenda dalle risorse che avremo a disposizione”.
Il suo curriculum è davvero ricco e verrebbe da dire che lei ha davvero dedicato buona parte della sua vita allo sport. Riesce a raccontarci in breve le esperienze accumulate negli anni?
“Ho iniziato come giocatore di pallacanestro, tanto che dalla nascita del Basket Lecco nel ’64 sino all’inizio degli anni Settanta sono stato playmaker per questa società sportiva. In seguito ho cominciato la carriera di allenatore, dapprima delle giovanili e poi di mini basket, e sono diventato preparatore atletico per diverse società di pallacanestro. Accanto al basket, poi, il nuoto: sono stato, infatti, tra i fondatori della squadra Pratogrande Nuoto”.
Insegnante di Educazione fisica presso l’Istituto Badoni dal ’70 al ’97, Frisco è in seguito diventato coordinatore di Educazione fisica presso l’ufficio scolastico territoriale e da circa cinque anni è direttore provinciale di Special Olympics. Un lungo curriculum, quindi, che ancora non sembra aver finito di arricchirsi.