Le giocatrici di mister Zucchi saranno impegnate in un torneo internazionale
La pausa natalizia del campionato fornisce l’occasione per un’analisi dei primi mesi di attività
VALMADRERA – Trasferta in Croazia per le ragazze della Starlight Valmadrera chiamate a partecipare all’importante torneo internazionale che si terrà dal 27 al 29 dicembre a Porec. Un’occasione importante per tenersi allenate e in forma in vista della ripresa del campionato di serie B con il quintetto del coach Stefano Zucchi che vuole mantenere alta la concentrazione.
Di seguito l’intervista al vice coach Brenna sul campionato di serie B e quello Junior.
Come reputi l’inizio della stagione della squadra e l’andamento nei due campionati di serie B ed Under?
“Inizio della stagione difficile, complici la poca amalgama della squadra e l’inesperienza delle nostre giovani atlete soprattutto in un campionato di serie B. In quest’ultimo campionato abbiamo avuto un inizio troppo rallentato, seppur con alcune buone prestazioni. Per quanto l’U19 lo ritengo abbastanza positivo nonostante si siano lasciati dei punti in partite fattibili”.
Quali sono i pregi su cui proseguire e i difetti che bisogna migliorare?
“La giovane età, ed è un pregio, può permettere la creazione di un progetto a medio lungo termine e le possibilità di miglioramento individuali e del collettivo. Difetti? Unione del gruppo e fondamentali, soprattutto al tiro. Mi auguro un gruppo sempre più unito che anche se con fatica può provare a raggiungere la salvezza in serie B e che cerchi di arrivare più avanti possibile nel percorso U19 élite”.
Chiamiamo in causa anche all’ex Adan Irylis, assistente del primo coach Zucchi
“Sicuramente l’inizio di stagione della squadra è stato con tanta voglia di lavorare e imparare. L’inizio dei campionati non è stato dei migliori, ma dopo ogni partita persa portavamo a casa un obbiettivo in più su cui lavorare. Piano piano si sono visti miglioramenti, ma sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare tanto, essendo una squadra giovane il lavoro è doppio Sicuramente la cosa più bella della nostra squadra è che è un gruppo giovane con tanta voglia di lavorare e imparare”.
Difetti e pregi?
“Dobbiamo lavorare tanto, soprattutto sulla fiducia che ognuno di loro deve avere in se stessa, puntando sicuramente anche sui fondamentali e sul gioco di squadra. Il nostro obiettivo continuerà ad essere quello di portare avanti questo bellissimo progetto ben studiato, realizzato da Zucchi e approvato dal team Starlight, e di avere una squadra consapevole del potenziale che ognuna di loro ha per poter così dare una svolta ai
risultati”.
Ed infine la capitana Martina Orsanigo.
“Ci si aspettava un avvio duro e complicato perché per una squadra giovane, con poco vissuto insieme e con tantissime ragazze alla prima esperienza in B da protagoniste il dazio da pagare, si sapeva, fosse alto! Peccato perché dal mio punto di vista la classifica sarebbe potuta essere diversa. Abbiamo giocato alla pari con MBS, Vittuone e Varese venendo punite oltremodo nel punteggio e con un po’ più di fortuna e qualche punto in più (Sondrio e Robbiano su tutte) avremmo una classifica leggermente più felice! Ma la recente vittoria a Bollate certifica che la squadra c’è ed è pronta a battagliare nel girone di ritorno per provare a raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissate!”.
Pregi, difetti ed obbiettivi da raggiungere alla ripresa della stagione?
“Come tutte le squadre giovani dobbiamo evitare cali di concentrazione e atteggiamenti negativi che ci portano a mollare ed a dilatare passivi finali che spesso, per momenti di blackout, non rendono onore in termini di punteggio alle nostre prestazioni. Per fare ciò bisogna alzare al massimo la concentrazione e l’intensità durante gli allenamenti anche nelle piccole cose, dal primo all’ultimo secondo, qualsiasi cosa si faccia! Dal mio punto di vista dobbiamo imporre il nostro ritmo giocando con l’entusiasmo che ci deve contraddistinguere: quando l’abbiamo fatto anche solo per degli scampoli di partita, abbiamo sempre fatto bene! L’obiettivo- conclude Martina- è lavorare duro, un allenamento alla volta, una partita alla volta per evitare gli ultimi tre posti, che significano retrocessione diretta e giocarci il tutto per tutto nei playout!”.