LECCO – Belle notizie per il tennis lariano. Dopo aver conquistato il suo secondo titolo stagionale a Oslo, il tennista lecchese Lorenzo Frigerio è entrato per la prima volta in carriera nei primi cinquecento tennisti della classifica mondiale ATP.
La stagione 2016 si è finora rivelata ricca di soddisfazioni per Frigerio. Dopo aver fatto un’ottima figura nel torneo cittadino di maggio – sconfitto in semifinale da Marco Bortolotti, ma dopo aver fermato la corsa di un lanciato Alessandro Bega – negli ultimi cinque mesi il tennista allenato da Adamo Panzeri ha la vittoria al torneo di Sharm el Sheik di fine luglio, battuto in finale Andrea Vavassori, i quarti di finale al torneo di Porto e il successo di fine ottobre all’ITF di Oslo, battendo in finle il più quotato tennista austriaco Lucas Miedler.
Grazie alla vittoria di Oslo, Frigerio ha fatto un balzo di 63 posizioni nel ranking APT, facendo siglare il suo nuovo personal best e toccando la posizione numero 481. Lo scorso anno, più o meno in questo periodo, il ragazzo lecchese galleggiava attorno alla millesima posizione del ranking.
Come dichiarato nell’intervista a Tennis Press dopo la vittoria di Oslo, la stagione di Lorenzo non è ancora conclusa. “ La programmazione resta la stessa, quando torno parlerò con i miei allenatori e vedrò cosa sia meglio giocare, ora penso al prossimo torneo qui a Oslo e proverò a mantenere alto il livello e l’attenzione. La stagione è sicuramente positiva, ma l’obiettivo era e resta quello di giocarla tutta, quello che verrà e i risultati sono una conseguenza del lavoro svolto. Di certo io continuerò a lavorare e a dare il massimo come ho sempre fatto.”
Non è sorpreso dai risultati ottenuti il suo allenatore storico Adamo Panzeri, Direttore Tecnico del Tennis Club Lecco “entrare nei primi 500 è sempre stato il suo obiettivo, ma non era riuscito a raggiungerlo a causa di alcuni problemi fisici che lo avevano limitato nel passato. Adesso che la sua stagione è quasi al termine sarà necessario rivalutare gli obiettivi per il 2017. Quello che mi sento di dire è che non sono assolutamente sorpreso di questo risultato, frutto del duro lavoro che ha svolto in tutti questi anni.”