Torre Uli Biaho: Ragni rientrati al Campo Base

Tempo di lettura: 2 minuti

PAKISTAN – “Siamo rientrati ora al campo base, oggi neve e brutto tempo ma siamo scesi, ci sentiamo nei prossimi giorni”.
Il contatto tanto atteso è arrivato. Un semplice sms, sufficiente però a tranquillizzare tutto il Gruppo Ragni e non solo, da ore in attesa di un riscontro da Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Silvan Schupbach, impegnati nella difficile discesa dalla Torre di Uli Biaho.

“Con un po’ più di calma e dopo una meritata notte di riposo siamo finalmente risciti ad avere qualche informazione sul nuovo itinerario aperto da Matteo della Bordella, Lucha Schiera e Silvan Schupbach sulla parete ovest della Torre di Uli Biaho”, spiega il presidente Fabio Palma.

La via conta in totale diciotto tiri, di cui quindici indipendenti e gli ultimi tre lungo la linea dello spigolo seguita dalla via di Giordani (quello è il tratto dove Matteo, Luca e Silvan hanno bivaccato sabato notte). L’uscita sul ghiacciaio sommitale segue poi una linea indipendente.

Le difficoltà sono attorno al 6a/6b, con un unico tiro dove Matteo ha dovuto ricorrere all’artif per salire sotto una cascata d’acqua. In parete sono rimasti solo un nut e un chiodo, tutte le altre soste erano su spuntoni. All’inizio della via i tre hanno trovato alcuni chiodi, risalenti ad un tentativo dei francesi del 1974.

Secondo Matteo, Luca e Silvan la loro può essere considerata come la via normale dell’Uli Biaho, visto che “gradi alla mano” è l’itinerario più accessibile tracciato sulla montagna.

Ora al team restano ancora un po’ di tempo e di energie da spendere fra le spettacolari montagne granitiche del Baltoro e i progetti non mancano: Luca e Silvan hanno intenzione di aprire una nuova via, mentre Matteo e David Bacci puntano su Eternal Flame alla Torre di Trango. Meteo permettendo ovviamente…