Gli alpeggi pronti a ospitare la prima tappa italiana della Valsir World Mountain Running Cup 2022
Tra le novità la gara in programma sabato: una uphill di nove chilometri di sola salita
PREMANA – Il Giir di Mont giunge alla sua XXVIII edizione e non può non essere considerata una delle regine indiscusse della corsa in montagna, perché a Premana si respira ad ogni passo l’orgoglio di una comunità montana viva e attiva, che vuole continuare a tramandare le proprie tradizioni, attraverso l’amore per un territorio unico fatto di mulattiere, sentieri, salite e discese tra pascoli verdi, percorsi unici che collegano gli alpeggi e che raccontano di una cultura antica e indelebile. Il 30 e il 31 luglio tutti i suoi 2300 abitanti saranno impegnati a far rivivere e diffondere la cultura della corsa in montagna con 32 chilometri di percorso attraverso 12 meravigliosi alpeggi in cui i premanesi sono cresciuti tra canti, past e camminate nei boschi.
Premana, come al solito, è il punto di partenza e di arrivo del Giir di Mont, che quest’anno gli organizzatori hanno fortemente voluto fosse inserito all’interno del circuito internazionale della WMRA per diventare la prima delle tre tappe italiane previste della Valsir World Mountain Running Cup 2022, con i migliori atleti del panorama internazionale. Non solo, quest’anno con una versione costruita ad hoc la Uphill – Giir di Mont e i suoi 9 chilometri di “sola salita” assegnerà il titolo di campione italiano assoluto di Corsa in Montagna della specialità.
Il Giir di Mont, diventato oramai un punto fermo del mountain running e dopo aver raggiunto l’apice ospitando nell’estate 2017 i mondiali di corsa in montagna, regalerà agli atleti 32 chilometri di competizione in un susseguirsi di tre salite e tre discese importanti con un dislivello positivo complessivo di 2400 metri, ma soprattutto una sfida ardua in un paesaggio affascinante circondati dai paesani e dai moltissimi turisti che si affolleranno lungo tutto il percorso per incitarli e sostenerli. Nata come sfida su un percorso che unisse i 12 alpeggi del territorio premanense, il suo nome significa appunto “il giro degli alpeggi” (i “mont”), zone adibite anticamente alla monticazione del bestiame, oggi luoghi prediletti per le vacanze dalle famiglie del luogo per le quali il senso di appartenenza alla comunità del proprio alpeggio è ancora molto forte, nonché meta di escursioni e trekking anche molto impegnativi. E anche in questa edizione tutti i “mont” verranno attraversati e vissuti dai suoi partecipanti.
I mont
Alpe Chiarino (1560 mt) sulle pendici del “Pizzo d’Alben” è il primo che si incontra con un panorama stupendo oltre che sulle Alpi sul lago di Como e il lago di Lugano; Barconcelli (1415 mt) il più popolato e in cui ancora si pratica la monticazione degli animali; Forni (1200 mt) sulla strada che porta agli pascoli della Valvarrone e Casarsa (1180 m) subito di fronte sono fra i due più conosciuti e frequentati sia nelle stagioni estive che invernali; Vegessa (1190 m), l’alpeggio più recente, è caratteristico per gli ampi spazi verdi attorno alle singole abitazioni, ospita un punto di ristoro per i viandanti; Rasga (1090 m) fiancheggiato da uno scrosciante torrente in cui rinfrescarsi in estate; Caprecolo (1360 m), raggiungibile attraverso un sentiero in impennata verso i pascoli, è adagiato su un poggio assolato ai piedi di una parete rocciosa “I Sas de Granóon” alla quale fa da sfondo la cima del Monte Rotondo (2496 m); Fraina (1395 mt) circondata dai Monti Colombana (2388 m), la Cima di Fraina (2286 m) e il Pizzo di Cassera (2323 m) che chiudono la valle; Premaniga (1400 mt) ai piedi del Pizzo Alto (2512 m) è meta di parecchi escursionisti e ha un piacevole sentiero completamente esposto a sud e molto soleggiato; Solino (1600 mt) gode di una vista stupenda sul Pizzo Tre Signori, le Grigne e il Lago; Piancalda (1480 m) geograficamente sopra Premana, è raggiungibile da ben 3 punti, dal paese, dall’alpe Premaniga e dall’alpe Deleguaggio; Deleguaggio (1690 m) è il più alto degli alpeggi premanesi, ricco di acqua che scende dai due bellissimi Lago di Sopra e Lago di Sotto, incastonati tra la costa del Pizzo Alto e quella del Monte Legnone, è l’ambiente di alta montagna per eccellenza.
I past
Una tradizione degli alpeggi è quella del “past”, che anticamente consisteva in un convito al quale partecipavano tutti gli alpigiani di un determinato alpeggio e che concludeva il periodo della monticazione. La sua funzione era quella di ravvivare la cordialità nell’ambito del gruppo e appianava eventuali controversie. La tradizione rimane ancora oggi, anche se con forme e finalità diverse: paesani e ospiti riuniti insieme in un momento di allegria continua fino a tarda sera con canti tipici, in cui si cucina e si divide “la minestre”, piatto tipico di carne e brodo con verdure preparato nei grandi paioli abitualmente usati per la lavorazione del latte.
Un territorio quello della Valsassina tutto da scoprire, che stupisce per il senso di accoglienza e la volontà condivisa di trasmettere verso l’esterno la bellezza e le emozioni intense che questi luoghi trasmettono. Il Giir di Mont si conferma “una festa di tutti gli alpeggi e di tutta Premana – come affermano giustamente gli organizzatori – per fare conoscere questi splendidi paesaggi da vivere”.