E’ valsassinese la regina della motoslitta, la giovane Martina Invernizzi racconta la sua passione
“Mi piace arrivare fino al limite, superarlo, competere con i ragazzi e magari batterli”
MOGGIO – Lo sport che s’è scelta è decisamente insolito: Martina Invernizzi è una giovane valsassinese con la passione per le gare in motoslitta.
Sabato scorso, in Svizzera, ha conquistato un prestigioso terzo posto alla prova del Europeo Centrale che vede in gara piloti di Italia, Svizzera e Austria.
Una disciplina insolita quella delle corse in motoslitta. Tra l’altro Martina lotta gomito a gomito con i maschi.
23 anni, di Moggio, nella vita di tutti i giorni lavora per una società di brokeraggio assicurativo.
Nel tempo libero, però, infila tuta e casco e va a correre nella neve fresca
“Ho ereditato questa passione da un amico di famiglia, Cesare Landoni (scomparso nel 2015, ndr). Ho cominciato a livello amatoriale nel 2009 con qualche uscita ai Piani di Artavaggio, dal 2012 sono entrata nel mondo delle corse”.
Come funzionano le gare in motoslitta?
“E’ come una gara di motocross: si corre su un tracciato e si parte tutti insieme. Si affrontano prove libere, qualifiche e la gara è formata da quattro manche da 10 minuti più due giri”.
Sei l’unica ragazza in Italia e te la devi vedere con i maschi
“In Italia gareggio contro i maschi. Le cose cambiano un po’ in Svizzera dove c’è una categoria femminile visto che le quote rosa che praticano questo sport sono ‘ben’ quattro”.
I migliori risultati?
“Sicuramente il terzo posto, sabato scorso, nella prova dell’Europeo in Svizzera. Nel 2015, invece, ho conquistato un primo posto nel campionato italiano”.
Sabato scorso sei tornata in sella con qualche incognita
“La cosa che un po’ mi spaventava era un infortunio patito l’anno scorso. Ho sofferto di un forte mal di schiena e sono partita con qualche dubbio. Alla fine ho provato ed è andata bene”.
E’ uno sport pericoloso?
“Sicuramente è uno sport tosto e ci sono dei rischi. Di fatto bisogna pensare a una vera e propria gara di motocross sulla neve”.
Quanto devi allenarti per affrontare le gare?
“Io guido una motoslitta Polaris (tra l’altro ringrazio Egidio Motta della Polaris di Desio per il supporto) che è un mezzo che supera i 200 chili di peso. Da un lato è una questione di esperienza, dall’altro servono resistenza e forza perciò vado in palestra almeno tre volte a settimana”.
E a livello logistico?
“Tutto si complica se pensiamo che da noi è impossibile allenarsi per l’assenza di neve: alla fine sono sempre in viaggio tra Livigno e la Val Formazza”.
Correre contro i maschi non ti spaventa?
“La competizione è la cosa più bella, è la molla che mi spinge. Essendo l’unica ragazza all’inizio non mi prendevano sul serio. Invece mi piace arrivare fino al limite, superarlo, competere con i ragazzi e magari batterli”.
Adesso ti attendono nuovi appuntamenti
“Trentino, Foppolo e Livigno sono gli appuntamenti sicuri da qui a marzo, poi l’idea è quella di fare qualche gara in Svizzera ma vedrò come sono messa. Poi, con il supporto di Cuccher Ski, l’idea è quella di organizzare l’anno prossimo una tappa di campionato italiano ai piani delle Betulle”.