Un periodo difficile per Anna, insoddisfatta del risultato
“Non ho sensazioni positive, mi sentivo svuotata”
RIALE – In un contesto altamente qualificato, si sono svolte le gare dell’Opa Cup di sci nordico, gare a cui hanno partecipato atleti di diverse nazioni europee con anche la squadra azzurra al via e nelle cui file ha gareggiato la valsassinese Anna Rossi, con la formazione regionale delle Alpi Centrali al via la sorella Elena Rossi.
Nonostante la differenza di età, 19 anni Anna e 17 Elena, le due sorelle hanno gareggiato assieme nelle Under 20. Nella prima giornata 5km in tecnica classica e doppietta elvetica con Anja Weber davanti a tutte in 15’17”4 seguita dalla compagna di nazionale Nadja Kaelin in 15’23”4 e a completare il podio la slovena Hana Mazi Jamnik con 15’45”1, ai piedi del podio l’azzurra Iris Pinter De Martin con 15’59”3, lontane dalle prime le nostre due rappresentanti, Anna conclude al 26° posto in 17’06”0 mentre Elena è 39^ con 17’53”5.
Seconda giornata di gare con 10km ad inseguimento in tecnica libera
Come consuetudine la seconda giornata di gare vede le atlete gareggiare ad inseguimento, il miglior tempo davanti e le altre ad inseguire distanziate a secondo dei ritardi accumulati nella prima giornata, davanti la coppia elvetica non ha rivali ma dopo 28’13”4 davanti a tutte si presenta Nadja Kaelin che precede la compagna Anja Weber di 4”8 e a completare un podio tutto rosso crociato, l’atra elvetica Marina Kaelin con 36”5 di distacco, grande rimonta dell’azzurra Veronica Silvestri che partita per 21^ si porta sino alla 6^ posizione a 39”8 dalla testa, dietro Elena Rossi che migliora 3 posizioni e si piazza al 32° posto a 3’20”6 dalla vincitrice, giornata negativa per la sorella Anna che perde 20 posizioni andando ad occupare la 36^ piazza a 3’33”4.
Un pizzico di delusione per Anna al termine delle gare
“Purtroppo è un periodo che non ho sensazioni positive, già la scorsa settimana ero restata sorpresa del risultato da podio, nonostante le sensazioni negative avute in gara. Questa volta invece il risultato rispecchia quello che sentivo in gara, ero come svuotata di ogni energia, facevo fatica a respirare e non avevo forza. Adesso bisognerà valutare e ho in programma una visita con il dottor Righetti, che è il nostro medico nella nazionale Juniores, farò degli accertamenti per vedere da cosa dipende questo stato fisico che mi impedisce di esprimermi come vorrei negli allenamenti e soprattutto nelle gare”.