Verrà realizzato un giardino a memoria di Pino Galbani, deportato a Mauthausen
La cerimonia si è tenuta venerdì sera durante il concerto per la rimembranza “Tributo al dolore”
BALLABIO – Grande partecipazione venerdì sera in sala consiliare in occasione del Tributo al Dolore, manifestazione ufficiale che celebra Giornata della Memoria e Giorno del Ricordo. Durante la sera il sindaco Alessandra Consonni ha annunciato che verrà realizzato un piccolo giardino per mantenere vivo il ricordo di Pino Galbani, lavoratore ballabiese deportato a 17 anni nel lager di Mauthausen.
Presenti i parenti di due deportati
Tra il pubblico i parenti di due deportati nei lager tedeschi: Oscar Galbani nipote di Giuseppe Pino Galbani e Piera Combi, figlia di Giovanni Combi. Il sindaco li ha chiamati a parlare, seguiti poco dopo dal parroco di Ballabio don Benvenuto Riva, affinchè portassero la loro testimonianza. Presenti anche il precedente parroco ballabiese, don Giovanbattista Milani, e le madri canossiane del Castello.
L’area sorgerà in centro, vicino a via Matteotti
Nell’intervento introduttivo, il sindaco ha illustrato il tributo che è il Comune ha riservato a Pino Galbani. “Si tratta di un’area verde che verrà dedicata al nostro concittadino con al centro una piazzola dove troverà collocazione un importante cippo in pietra nobile di circa un mezzo e mezzo d’altezza recante una lapide a lui dedicata. Questa soluzione incontra il gradimento del signor Galbani, nipote ballabiese, qui con noi stasera, che salutiamo e ringraziamo per la partecipazione”. L’area considerata, in una zona centrale di Ballabio, è quella adiacente a via Matteotti, di fronte a un altro spazio verde indipendente dove sono collocati giochi per bambini.
Il ricordo di Giovanni Comi
Alessandra Consonni ha quindi rivolto un saluto a Piera Comi Locatelli, figlia di Giovanni Comi, militare deportato, insignito della medaglia d’onore alla memoria consegnata dal prefetto Liliana Baccari ai nipoti ballabiesi, Fabrizio e Fabiola, pochi giorni fa alla presenza dei sindaci di Ballabio e di Barzio, paese natale. “Quale insegnamento dobbiamo trarre dalle catastrofi dell’umanità? Credo – ha detto il sindaco – che si debba sempre partire dal rispetto. Rispetto delle persone, e difesa di ciò che le contraddistingue in quanto soggetti dotati di un proprio retaggio storico, culturale, spirituale: l’identità di un popolo”.
Un vibrante concerto
Il concerto per la rimembranza “Tributo al dolore” si è aperto con l’Ave Maria di Schubert a cui hanno fatto seguito brani di musica classica (Verdi, Mascagni e Bach) inframmezzati dalla lettura di testi e memorie sugli orrori dei Lager e delle Foibe. Al leggio il vicesindaco Giovanni Bruno Bussola e la responsabile della Biblioteca comunale Anna Cugnaschi. Le musiche sono state magistralmente eseguite dagli ottimi musicisti Chiara Ballabio (violino), Giusi Calò (soprano) e Franco Zapelli (pianoforte).