LECCO – Il Nucleo Faunistico della Polizia provinciale in azione contro il fenomeno del bracconaggio che non sembra risparmiare i boschi lecchesi.
Tra domenica e martedì gli agenti hanno messo a segno due operazioni di contrasto alla caccia illegale, ovvero effettuata mediante l’utilizzo di lacci metallici in danno di fauna selvatica. Il primo intervento della Polizia Provinciale è avvenuto ad Introbio, località Spinera alta, dove gli agenti hanno rivenuto una volpe rimasta intrappolata in un laccio legato ad un albero; fortunatamente l’esemplare era ancora vivo e i poliziotti sono riusciti a liberarlo.
La seconda operazione, frutto di un mirato appostamento antibracconaggio, ha portato all’identificazione di un uomo sorpreso, in località Valle dell’Oro a Civate, mentre controllava e riarmava lacci metallici per la cattura di cinghiali e altri mammiferi. Il bracconiere in questione è stato denunciato all’Autorità giudiziaria Gli agenti della Polizia provinciale hanno inoltre provveduto a bonificare la zona circostante, recuperando altri 6 lacci.
“Queste operazioni – commenta l’assessore all’Ambiente, Caccia e Pesca, Carlo Signorelli – rientrano nella linea di grande rigore adottata dalla Provincia di Lecco nei confronti di coloro che commettono atti di tale natura contro il patrimonio faunistico con mezzi illegali e cruenti”.