Il campanile di Lecco meta turistica: “C’è un progetto e avanza”

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LECCO – Il campanile aperto a visite di cittadini e turisti è un “progetto che esiste e che sta andando avanti”: la conferma arriva dal prevosto di Lecco, monsignor Franco Cecchin, che abbiamo contattato in seguito alla lettera invitata da un nostro lettore (vedi articolo) riguardo alle potenzialità turistiche e all’opportunità per gli stessi cittadini di poter guardare dall’alto la propria città dai 96m della torre campanaria della Basilica di San Nicolò.

Il progetto, curato dal Centro Culturale San Nicolò, è stato annunciato nel 2008 e il lotto riguardante il campanile è il settimo di un piano ben più ampio che è stato approvato dalla curia arcivescovile e che ora presenteremo in Comune, in attesa di avere l’approvazione della soprintendenza. Quest’ultimo lotto prevede un percorso archeologico che, dai sotterranei della Basilica, risale verso quelle che erano le mura della città e quindi sul campanile”.

“L’idea non stata affatto messa da parte – ha spiegato il prevosto – io stesso tengo tantissimo alla valorizzazione campanile, ma le procedure che abbiamo di fronte sono abbastanza lunghe. Per ora realizziamo di tanto in tanto delle visite guidate, due o tre volte all’anno. Se interessati rivolgersi segreteria parrocchiale, ma per una cosa sistematica ci vorrà altro tempo”.

Della valorizzazione del campanile  si è interessata anche la sede lecchese dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), i cui rappresentati hanno avuto nei giorni scorsi un primo incontro con il prevosto.