LECCO – Fra i primi progetti attivati dalla Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni, uno in particolare è dedicato alla Didattica Laboratoriale, ovvero alle nuove forme di collaborazione scuola/lavoro finalizzate a supportare le attività di laboratorio degli istituti tecnici attraverso l’apporto di competenze specialistiche da parte delle aziende del territorio.
Secondo una analisi delle novità introdotte dalla riforma dell’istruzione tecnica, infatti, la didattica laboratoriale è uno degli strumenti innovativi per il mantenimento di un alto livello qualitativo dell’insegnamento, applicando la metodologia della laboratorialità a tutte le materie di studio.
“Un territorio con un elevatissimo livello di competenze tecnico professionali presenti nelle imprese come il nostro – commenta il Presidente della Fondazione per la salvaguardia della cultura industriale A. Badoni, Marco Campanari – siamo convinti possa essere terreno fertile per una applicazione della metodologia della laboratorialità, grazie a un più stretto rapporto tra imprese e scuole. A tal fine la Fondazione ha avviato il progetto dedicato appunto alla Didattica Laboratoriale, entrato nel vivo della fase operativa anche grazie alla disponibilità di tre prime imprese, alle quali se ne potranno aggiungere altre in futuro”.
Il progetto prevede infatti il coinvolgimento di tecnici specialistici, inseriti nel contesto aziendale o in uscita per pensionamento, per offrire supporto qualificato agli istituti tecnici industriali nelle attività laboratoriali, colmando l’eventuale necessità di competenze specialistiche.
AGOMIR, ARCOCAVI e CEMB sono le tre imprese coinvolte dalle prime iniziative attivate nell’ambito del progetto dedicato alla Didattica Laboratoriale, sviluppati con altrettante classi di studenti dell’IIS Badoni di Lecco.
Una classe dell’indirizzo “informatica” è impegnata in un percorso con AGOMIR. Il programma in questo caso consentirà agli studenti di approcciare con il supporto di Marco Uberti, Mobile Specialist dell’azienda lecchese, l’universo informatico e in particolare il mondo delle App, applicandosi alla realizzazione di uno specifico progetto.
Una classe con indirizzo “elettrotecnica” è invece coinvolta nel programma sviluppato con ARCOCAVI di Oggiono, seguito dal Referente di ARCOCAVI-EAS Stefano Pinna, incentrato sul settore del fotovoltaico. Il piano di lavoro si articolerà in tappe pianificate e affrontate in stretto contatto con l’impresa.
La CEMB di Mandello del Lario, con il suo Dirigente e Project Manager Adolfo Viganò, ha infine avviato il percorso che coinvolge una classe con indirizzo“meccanica”. Gli studenti sono impegnati nello sviluppo di un progetto incentrato su una specifica tematica tecnica proposta dall’azienda, che seguirà le diverse fasi di sviluppo anche grazie a incontri di verifica periodici.