LECCO – Cambia tutto al canile di Lecco: dopo oltre dieci anni di gestione della Leidaa, l’associazione fondata e guidata dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, e il bando andato deserto lo scorso novembre, l’Amministrazione comunale ha studiato una nuova soluzione che si attiverà già dalla prossima settimana.
Alla Leidaa subentrerà la cooperativa sociale Due Mani, che si affiderà ad uno specialista per coordinare le attività del ricovero: Marco Folloni, presidente dell’associazione “Gli Amici del Randagio”, che sta gestendo con successo i canili di Erba e Mariano Comense.
A mettere a punto il piano sono stati l’assessore Armando Volonté e il dirigente comunale Flavio Polano, che nelle scorse settimane hanno incontrato anche i rappresentanti di altre associazioni del territorio, tra le quali l’Enpa, la Lav e “Zampa Amica”.
“Vista l’impossibilità di proseguire in una collaborazione che è stata molto proficua con la Leidaa, siamo andati in questa direzione con il nuovo affidamento – ha spiegato l’assessore Armando Volonté – volendo riaffermare la necessità di collaborare con tutte le associazioni animaliste del territorio e di continuare anche il percorso già attivato con i volontari, vera risorsa per il canile”.
Termina così, dopo una decade, l”era” Brambilla: anni di passione e volontariato, ma anche di forti polemiche culminate nel 2007 con l’esposto all’Asl da parte di alcuni volontari che hanno voluto denunciare le condizioni igieniche nella quali sarebbero stati detenuti gli animali.
D’altronde, negli anni, le Amministrazioni Comunali che si sono succedute hanno fatto ben poco per risolvere il problema di una struttura vecchia e che la stessa Azienda Sanitaria ha ritenuto non a norma.
Quindi, insieme alla nuova gestione verranno attuati quegli interventi “tampone”, grazie ai 50 mila euro messi a disposizione dal Comune: nello specifico verranno ristrutturate alcune della gabbie del ricovero, sostituite per il momento con altre completamente nuove che verranno posate nello spazio verde interno.
Il supplemento delle nuove gabbie dovrebbe scongiurare il trasferimento dei cani verso altre strutture del territorio. Infine, verranno assorbiti dal nuovo gestore i due dipendenti impiegati per la pulizia dello stabile. Verranno presto definite anche le modalità di accesso al volontariato per un canile che, nelle intenzioni dell’Amministrazione, vorrebbe aprirsi sempre più alla cittadinanza, anche con iniziative dentro e fuori dal ricovero.
“Ringrazio i vecchi e nuovi gestori – conclude Volonté – un impegno che dovremmo prenderci tutti assieme, con le associazioni e i volontari, sarà quello di attivare un processo che possa ridurre sempre più la permanenza dei cani nella struttura, ovvero mettere in campo un grande sforzo nelle adozioni e fare in modo che il canile possa essere un luogo di sosta temporanea. Questo deve essere l’obbiettivo finale”.