MANDELLO – “Non è possibile che a rimetterci siano sempre e solo le persone più in difficoltà: anziani, bambini e giovanissimi. Il taglio alle corse del trasporto pubblico effettuato dalla Provincia di Lecco è inammissibile e insostenibile (vedi articolo). L’assessore provinciale Franco de Poi non può trincerarsi dietro la scusa della spending review. Se non ci sono fondi, visto che il nuovo presidente della Regione Lombardia è un suo collega di partito, si faccia sentire e vada a bussare alla porta del suo ufficio. Così non va”.
E’ un fiume in piena Luciano Fascendini (Sel) assessore alla Viabilità – Ecologia e Ambiente – Protezione Civile – Sicurezza e rapporti con le Associazioni del comune di Mandello del Lario che non vuole saperne dei tagli alle corse entrati in vigore dallo scorso 25 febbraio.
“A Mandello sono state cancellate 10 corse, tutte che servivano le frazioni alte della città. Un disagio enorme per coloro che utilizzano i mezzi pubblici e nel contempo un colpo gobbo contrapposto alle troppe belle parole che si sento dire sull’incentivazione all’utilizzo del trasporto pubblico”.
Fascendini non ne vuole sapere e incalza: “Provincia o Regione trovino i soldi per ripristinare gli orari e le corse al più presto. Noi non abbiamo intenzione di abbassare la guardia. E la Lega, che in campagna elettorale ha urlato a gran voce di avere ‘La Lombardia in testa’, inizi a dimostrarlo, altrimenti restano parole al vento come spesso ci è capitato di vedere”.
Poi l’assessore Fascendini conclude: “E’ bene che i cittadini, prima di venire a bussare alla porta del Comune per protestare, sappiano chi ha fatto determinate scelte. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, da parte mia lotterò con tutte le forze per risolvere questa vergognosa faccenda”.