LECCO – Per sconfiggere la mafia si parte dalle scuole ed uno degli esempi a Lecco arriva dall’Istituto Maria Ausiliatrice, che da febbraio ha coinvolto i propri studenti in un percorso di approfondimento, partendo dalla nostra città per incontrare le vittime della criminalità organizzata nei territori dove la mafia ha lasciato un segno indelebile. Un percorso che si è concluso giovedì, con lo spettacolo ‘A un passo dal cielo. W la mafia’ di Aldo Rapè, interpretato dall’attore Marco Rigamonti, al quale hanno assistito anche il sindaco Virginio Brivio e dell’assessore Francesca Bonacina.
“Il protagonista dell’opera è un giovane rimasto orfano dopo che i genitori sono stati uccisi dai mafiosi – ha spiegato l’artista – A 18 anni decide di rinchiudersi in soffitta fino a quando, 30enne, la voglia di tornare a lottare per gli altri lo spinge a riabbracciare il mondo esterno”.
Uno spettacolo che ha toccato nel profondo gli studenti di tutte le classi superiori, riuniti in aula magna per l’occasione: “La risposta dei ragazzi è stata assolutamente positiva – ha sottolineato la preside dell’istituto, suor Cristina Merli – in questi mesi è stato dato loro modo di conoscere questa tematica, non solo con lezioni e film proiettati a scuola, ma andando di persona a vedere i luoghi sequestrati alla mafia in città e con un viaggio d’istruzione in Sicilia, dove hanno potuto incontrare la nipote di Peppino Impastato e Pino Maniacci, conduttore di un Tg antimafia, oppure ancora i volontari dell’associazione Addio Pizzo Travel”.
Individui che hanno vissuto e che ancora convivono con il fenomeno mafioso, mettendoci ogni giorno la forza di contrastarlo. Una lotta che anche nel capoluogo manzoniano inizia dalla scuola:
“E’ un’iniziativa importante perché sono temi affrontati per la prima volta dai giovani e approfondirli con tante modalità come è stato fatto in questo caso – ha evidenziato l’assessore all’Istruzione, Francesca Bonacina – con la mappatura dei beni confiscati presenti sul nostro territorio, con la ricostruzione dei fatti di cronaca ed oggi con uno spettacolo incentrato in misura maggiore sull’aspetto umano e personale, può dare ai ragazzi la possibilità di vedere a tutto campo questo problema e quindi aumentare in loro la sensibilità e la consapevolezza del fenomeno”.
Ma la vera sfida per sconfiggere la criminalità organizzata deve partire dalle istituzioni, di qui l’importanza della presenza del sindaco Brivio, che ha spiegato agli studenti quanto dall’Amministrazione comunale per rendere sempre più trasparente il proprio operato.
“Anche al Nord il problema della mafia esiste e non va generalizzato perché altrimenti può diventare una scusa per non fare il proprio piccolo passo anche nelle amministrazioni locali – ha spiegato il primo cittadino – Più che le morti eclatanti, a preoccupare sono le infiltrazioni nel tessuto economico del territorio che è in difficoltà e che, bisognoso di liquidità, rischia di rivolgersi altrove se non trova risposte nelle banche o nel sistema istituzionale”.