LECCO – Grande attesa in Confcommercio Lecco per l’arrivo del presidente nazionale Carlo Sangalli atteso per le 17 di oggi, nella sala conferenze di palazzo Falck.
Sangalli interverrà alla presentazione dello studio “Il sistema della distribuzione nella provincia di Lecco: evoluzione, sfide e prospettive” intervento preceduto dai saluti del presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa: seguiranno gli interventi di Michele Scarpinato, Federica Ancona e Alberto Zipoli che entreranno nel dettaglio della ricerca di Eupolis Lombardia (Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia). Alle 18 sono previste le conclusioni di Sangalli.
“Siamo orgogliosi che il presidente Sangalli abbia accolto il nostro invito – evidenzia il presidente Ciresa – Siamo certi che con la sua consueta lucidità saprà analizzare quanto emerso dalla ricerca e saprà dare indicazioni utili e importanti ai nostri associati”.
Lo studio commissionato a Eupolis mostra una fotografia in evoluzione del settore del commercio e fornisce uno strumento prezioso ai commercianti e all’associazione per compiere le scelte strategiche del prossimo futuro. “Abbiamo deciso come Giunta di commissionare questo studio e in occasione della presentazione ufficiale della ricerca avremo modo di analizzare nel dettaglio quanto emerso. Oggi è sempre più fondamentale avere un quadro chiaro e dettagliato del contesto in cui siamo chiamati a operare. Questo permette di districarsi con maggiori competenze in un mercato incerto e complesso”. Sono tanti gli aspetti sviscerati dalla presenza dei piccoli negozi a quella della grande distribuzione: “La presenza della Gdo ha raggiunto livelli significativi e da tempo noi mettiamo in guardia da un’ulteriore espansione. Ma non siamo miopi e sappiamo benissimo che il commercio tradizionale deve confrontarsi con queste strutture. Si tratta di una sfida a cui nessuno intende sottrarsi e di certo lo studio di Eupolis è stato fatto proprio con l’intento di avere anche uno stimolo. Quello che chiediamo però alle istituzioni, e ai Comuni in particolare, è di non farsi sviare dalle proposte allettanti, anche in termini economici, di chi vuole insediare medie e grandi superfici commerciali. Sono tanti i territori che dopo avere aperto indiscriminatamente alla grande distribuzione hanno visto chiudere i negozi di vicinato e quindi impoverirsi il proprio tessuto sociale”.