LECCO – La prevenzione prima di tutto per la Protezione Civile di Lecco che giovedì ha presentato il resoconto di quanto compiuto nel 2012, tra attività di monitoraggio ed interventi contro il dissesto idrogeologico.
Il territorio lecchese, infatti, non certo è risparmiato dagli smottamenti, come accaduto il 29 novembre in via Luera, con la caduta di fango e ghiaia sulla carreggiata e il seguente intervento dei volontari per ripulire e realizzare una barriera di contenimento che ha finora evitato nuove ricadute.
Ad ottobre, un masso si era invece abbattuto su un’abitazione in via S. Egidio, provocando una voragine nel tetto; sempre lo scorso anno, altre cadute massi erano avvenute in via Abbadia e in via dell’Abbazia.
Un lavoro articolato ha coinvolto la Protezione Civile al cimitero di Laorca: un intervento di urgenza, dovuto al franare di materiale dalla grotta sovrastante il campo santo e costato all’incirca 77 mila euro. In quel caso i volontari lecchesi si sono adoperati eliminando gli arbusti sulla sommità della grotta, agganciando al terreno i massi pericolanti e rimuovendone altri.
Ma i pericoli non vengono solo dai pendii: i fiumi della città sono sorvegliati speciali con strumenti di rilevamento idrometrico posizionati in via Amendola, via Gomes e su C.so Carlo Alberto e che presto saranno in grado di allertare via sms i responsabili della sala operativa in caso di rischio esondazioni del torrente Caldone.
“Molti sono convinti che la Protezione Civile esista solo nel momento degli interventi e delle emergenze – ha sottolineato l’assessore Ivano Donato – ma il suo ruolo primario è quello della prevenzione”. Per questo motivo i volontari lo scorso anno hanno posto grande attenzione ai corsi d’acqua, con diversi sopralluoghi per mappare i punti più critici dei 24 fiumiciattoli che scorrono in città.
“Nel 2012 abbiamo ripulito la maggior parte delle 30 vasche di sghiaiamento, atte a raccogliere le acque reflue, che erano completamente invase della vegetazione” ha spiegato il direttore del servizio di Protezione Civile Antonio Schiripo.
Parlando di prevenzione, un ruolo fondamentale gioca il monitoraggio del meteo ed in particolare delle precipitazioni, con 19 avvisi di criticità diramati lo scorso anno per temporali, 32 per vento forte e 16 per nevicate a bassa quota; sono invece 39 gli avvisi per rischio idrogeologico.
A completare il quadro delle attività della Protezione Civile di Lecco c’è la partecipazione ad eventi di massa, quali il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia, senza poi dimenticare il dramma del sisma in Emilia con gli interventi sul posto, gli 80 mila euro raccolti dal gruppo lecchese e i sopralluoghi agli edifici a rischio compiuti da sei tecnici inviati dal Comune di Lecco.
Un anno intenso per i 43 volontari che da poche settimane sono guidati dal nuovo e giovane coordinatore Gabriele Perego.