LECCO – L’età media avanza, cresce la popolazione anziana ed anche a Lecco aumenta l’insorgere di patologie legate all’invecchiamento.
Così, il reparto di Oculistica dell’ospedale Manzoni, guidato dal dott. Massimo Stefini, è sempre più impegnato in interventi per curare pazienti affetti da cataratta, quel processo di opacizzazione del cristallino dell’occhio in grado di offuscare la luce che passa attraverso gli occhi, rendendo la vista velata o sfocata.
Sugli oltre 2600 interventi compiuti lo scorso anno dal reparto lecchese, ben 1500 si sono occupati di questa patologia (senza contare le 700 operazioni eseguite al Mandic di Merate).
“Grazie alle moderne tecniche mininvasive, questi tipi di interventi si risolvono in tempi brevi e in modo non cruento per il paziente” spiega il primario.
Dopo la diagnosi del medico specialista, il paziente giunge in ospedale per il pre-ricovero durante il quale gli vengono effettuate tutte le indagini per verificare non ci siano altre patologia annessa alla cataratta, come glaucoma o uveite. Brevissima la degenza in ospedale: il paziente viene dimesso lo stesso giorno dell’intervento e visitato all’indomani per accertare la buona riuscita dell’operazione.
Nonostante la sua costante diffusione, la cataratta è facilmente curabile, tanto che l’intervento permette una totale guarigione. Ben più complessa è invece la situazione per i malati di glaucoma: una patologia che colpisce il nervo ottico, dovuta all’aumento della pressione all’interno dell’occhio.
In quel caso, l’operazione è in grado solo di stabilizzare la pressione sanguigna e non di ristabilire la vista completa del paziente. A complicare le cose è la mancanza di sintomi che evidenzino la gravità della malattia, se non nella sua forma acuta: molto spesso, infatti, si accusa solo un leggero abbassamento della vista e ci si reca ad acquistare lenti più potenti per sopperire al disagio; in realtà è la pressione del sangue che sta premendo sul nervo ottico, producendo danni irreversibili.
“Per questo è importante la prevenzione – sottolinea il dott. Stefini – e giungere il prima possibile ad un intervento chirurgico”.
Il glaucoma si può manifestare generalmente dopo i 40 anni di età e colpisce l’1% della popolazione: “A Lecco sono circa 3500 potenziali malati di glaucoma che magari non conoscono neppure l’esistenza di questa malattia” prosegue il primario. Ammontano a 400 gli interventi che ogni anno vengono compiuti al nosocomio lecchese per contrastare questa patologia.
“Ma il cittadino deve sapere che all’ospedale di Lecco si esegue tutto il ventaglio di chirurgia oftanica” conclude il dott. Stefini, sottolineando come il punto di forza della propria equipe sia la specializzazione riguardo alle patologie retiniche (distacco della retina, foro maculare, pucker maculare) per le quali vengono compiuti circa 600 interventi ogni anno adoperando le tecniche più moderne e mininvasive.