Confcommercio: “Con la nuova tassa rifiuti aumenti fino al 690%”

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Alberto Riva -Confcommercio

Alberto Riva ConfcommercioLECCO – “Errare è umano, perseverare è diabolico” è il commento della Confcommercio riguardo all’introduzione della nuova tassa sui rifiuti, la TARI, che secondo i commercianti ricalcherebbe di fatto la precedente formulazione della tanto contestata Tares.

“Non ci siamo proprio! – tuona il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – Sembra incredibile che dopo tutto il polverone e le proteste relative alla Tares questo esecutivo abbia avuto il coraggio di riproporre lo stesso schema che inevitabilmente provocherà incrementi ingiustificati”.

Stando alla ricerca dell’ufficio studi di Confcommercio l’aumento medio dei costi supererà il 300% per alcune tipologie commerciali. In particolare, in Lombardia gli aumenti saranno ancora più salati, come nel caso dei negozi di ortofrutta, pescherie, fiori e piante (+650%), delle discoteche (+690%), dei ristoranti e pizzerie (+480%)”.

“Questo aggravio di costi palesemente fuori da ogni logica e opportunità deriva essenzialmente dall’adozione di criteri presuntivi e potenziali e non dalla reale quantità di rifiuti prodotta – prosegue il direttore Riva – Si tratta di una pesante penalizzazione per il sistema delle imprese, che impone la necessità di rivedere al più presto la struttura dell’attuale sistema di prelievo. Purtroppo l’appello di Confcommercio, lanciato già ai tempi del varo della Tares, è rimasto finora inascoltato”.