“L’Europa non basta”, l’industria lecchese guarda all’India

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India - lavoro

LECCO – Se il mercato interno è in fase di stagnazione, gli industriali lecchesi guardano lontano, molto lontano dal suolo nazionale: precisamente in India, dove nel 2012 le aziende della provincia di Lecco hanno fatturato oltre 20 milioni di euro, secondo i dati resi noti lo scorso anno dalla Camera di Commercio.

Così, anche Confindustria ha deciso di aprire un focus di approfondimento per i propri associati incentrato sulle opportunità offerte dal paese asiatico, in particolare nel settore legato alla progettazione di automobili:

“Il mercato dell’auto in India si rivela molto importante per le nostre imprese – spiega il presidente degli industriali lecchesi, Giovanni Maggi – Se pensiamo che 90 aziende sulle circa 600 iscritte alla nostra associazione lavorano nel settore dell’automotive, ci sembrava doveroso organizzare un approfondimento”.

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Giovanni Maggi

Un incontro con gli esperti che si è svolto mercoledì pomeriggio alla sede dell’Unione Industriali, di via Caprera. L’India è solo uno dei mercati diventato negli anni sempre più appetibile per le imprese italiane e lecchesi, che devono mirare non solo oltre i confini nazionali ma addirittura oltre quelli del Vecchio Continente:

“Il mercato europeo non basta più – spiega Maggi – Ad eccezione della Germania, tutti i Paesi europei si trovano in forte recessione. Le aziende guardano quindi verso il Brasile, gli Stati Uniti, la Cina o la Turchia. L’Europa sconta gli errori del passato che non hanno saputo proteggere l’industria manifatturiera. Altre realtà hanno mantenuto dazi doganali mentre noi ne paghiamo le conseguenze”.

L’India è anche il Paese con il quale da tempo si sta trascinando una crisi diplomatica per il caso dei due marò detenuti per l’uccisione di alcuni pescatori. Una questione ancora irrisolta tra i due Paesi ma che non sembra preoccupare troppo gli imprenditori.

“Io faccio industriale e questo è un problema politico e dovuto alla non credibilità del nostro Paese a livello internazionale – ha sottolineato Maggi – Non credo che questa situazione possa danneggiare le nostre imprese, l’economia segue altri paralleli rispetto alla politica, in ogni caso l’auspico è che ciò non avvenga”.

La speranza del leader degli industriali lecchesi è anche che il nuovo Governo sia in grado di operare per ridare fiato alla situazione economica del Belpaese: “Serve un cambio di rotta – ha concluso Maggi – riducendo le tasse alle imprese e gli oneri sociali per i nostri collaboratori. Solo così si possono rilanciare investimenti e consumi”.