LECCO – Non sono dati troppo confortanti quelli che emergono dall’ultima indagine economica della CGIL che anche sul lecchese, così come nel resto della Lombardia, disegnano un quadro che lascia spazio alla preoccupazione, in particolare riguardo ai licenziamenti.
I dati elaborati dal sindacato relativi ai primi due mesi dell’anno, stimano nella nostra provincia un aumento del 61% nel ricorso all’indennità di mobilità (legge 223/91): a gennaio sono stati licenziati 83 lavoratori, tutti da aziende con più di 15 dipendenti e lo stesso a febbraio, quando però il numero dei licenziamenti è salito a 134.
Niente a che vedere con lo stesso periodo dello scorso anno, quando nel lecchese si contavano 84 licenziamenti a gennaio (ben 74 da aziende con meno di 15 dipendenti) e 325 a febbraio (63 da aziende con meno di 15 dipendenti).
Lecco risulta comunque tra le province più colpite dall’incremento emerso nei primi due mesi del 2014 insieme a Mantova (+693%), Como (+ 160%), Pavia (+145%), Milano (+67%), Varese (+64%); a salvarsi sono invece i territori di Cremona, Monza-Brianza e Sondrio.
In tutta la Lombardia sono 5.846 i licenziati nei primi due mesi, dei quali 3.298 solo nel mese di febbraio. A questi licenziamenti si aggiungono nei primi due mesi le 35.291 domande di ricorso all’ASPI, entrata a pieno regime quest’anno, che ingloba anche le indennità di disoccupazione ex legge 236/93, che riguardano le aziende sotto i 15 dipendenti.
Sempre a livello regionale, a gennaio-febbraio 2014 rispetto allo stesso periodo del 2103, si registra una crescita complessiva delle ore autorizzate di cassa integrazione del 9,16%, con la cig straordinaria e in deroga che crescono rispettivamente del 21,26% e del 80,24%, mentre è rilevata una riduzione della cassa ordinaria del 21,29%.
Va meglio a Lecco dove la cassa integrazione ordinaria e straordinaria subiscono un vistoso calo del 42,18% e del 40,95% rispetto ai primi due mesi del 2013. La cig in deroga però si attesta a livelli superiori rispetto a quelli lombardi (+89,40%) .
“E’ presto per fare delle valutazioni – spiega il segretario provinciale della CGIL, Wolfango Pirelli – senz’altro positiva è questa riduzione e se fosse confermata nei prossimi mesi allora potremo parlare di piccoli segnali di ripresa. Da ricordare, però, che sulla cassa in deroga pesa ancora una volta l’incognita del rifinanziamento”.

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