Province: via alla riforma, per Lecco il commissariamento

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provinciaROMA – Con 260 sì e 158 no e 7 astenuti l’aula della Camera ha dato il via alla riforma degli enti locali targata Delrio, approvando il testo del decreto uscito nei giorni scorsi dal Senato.

Oltre all’istituzione di dieci città metropolitane (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Roma Capitale) il provvedimento rivoluziona le Province e le loro funzioni: alla loro guida dovrà esserci un sindaco eletto dagli altri primi cittadini e dai consiglieri comunali della provincia, che resterà in carica per 4 anni a titolo gratuito.

Non avranno stipendio nemmeno gli appartenenti al consiglio provinciale, eletti come il presidente dai primi cittadini e dai consiglieri comunali, e dell’assemblea dei sindaci, i due organi provinciali istituiti dalla nuova legge.

Pianificazione territoriale e dei trasporti pubblici, gestione e costruzione delle strade provinciali, programmazione della rete e dell’edilizia scolastica, promozione delle pari opportunità e valorizzazione dell’ambiente sono le principali funzioni che resteranno in campo a questo ente. Si attende invece il decreto del presidente del consiglio per trasferire le altre funzioni a Comuni e Regioni e fino al quel momento le continueranno ad esercitare le Province.

La “tabella di marcia” impone l’entrata in vigore delle norme dal gennaio 2015. Nel frattempo le province commissariate e quelle in scadenza saranno prorogate fino al 31 dicembre. La stessa sorte tocca alla Provincia di Lecco: il mandato della giunta guidata da Daniele Nava era in scadenza a maggio e il presidente svolgerà il ruolo di commissario fino a fine anno e senza indennità.