Consonno in vendita su Subito.it al prezzo di 12 milioni di euro

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Consonno 5 agosto (13)

OLGINATE – “Splendida posizione in collina vista lago. Proponiamo intero paesino da demolire esclusa la Chiesa e la Canonica con la possibilità di edificare 30.000 mq in parte residenziali e in parte commerciali con vista lago ”.

E’ l’annuncio della vendita del borgo di Consonno pubblicato sul portale Subito.it e che offre la decadente “città dei balocchi” dell’omonima frazione di Olginate, ad un prezzo di 12 milioni di euro con possibilità di permuta immobiliare.

La società incaricata della vendita propone anche una bozza progettuale di come potrebbe essere rimesso a nuovo il borgo con tanto di hotel e piscine, spazi residenziali con villette singole e a schiera, palazzine con appartamenti e un centro commerciale. Il tutto in 1.700.000 mq di terreno oggi composto al 60% da boschi.

consonno vendita
Il progetto della nuova Consonno allegato all’annuncio

Il venditore fa sapere che è “già stato fatto un preventivo dei costi e ricavi e si dovrebbe avere un utile tra i 10/14 milioni di euro”.

“In realtà è un anno che stiamo pubblicizzando la vendita attraverso diversi canali anche esteri – spiega l’arch. Zandonà –ci sono state già alcune trattative che sono sfumate ed ora se ne sono aperte altre due con un’azienda di Bologna e con una società olandese”.

Il progetto è stato abbozzato qualche mese fa e sarebbe stato mostrato all’amministrazione comunale: “Indicativamente i volumi sono quelli, poi se ci sarà qualcosa da cambiare vedremo. Il progetto serviva soprattutto per mostrare agli interessati quali sviluppi e guadagni sono ottenibili”.

Proprietaria del borgo sarebbe oggi una società legata agli eredi del conte Mario Bagno, l’eccentrico imprenditore che negli anni ’70 ha distrutto la frazione per creare una città dei divertimenti, acquistandola per 22 milioni di vecchie lire. Un progetto mai decollato e che ha trasformato Consonno nell’attuale città fantasma. Oggi, forse, c’è chi riproverà a dare nuova vita alla frazione, sperando non si trasformi in un nuovo scempio.

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