Nuovi allestimenti per il museo archeologico di Palazzo Belgiojoso

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Museo storico palazzo belgioioso

Museo palazzo belgioiosoLECCO – I Musei lecchesi sono un insieme vivace e dinamico, che continuamente si rinnova e si arricchisce, divulgando i risultati delle nuove ricerche e trasformando i dati scientifici in nuove presentazioni museali, finalizzate a coinvolgere sempre più il pubblico nella conoscenza del territorio.

Occasione per scoprire questo aspetto delle attività museale sarà la presentazione Venerdì 14 novembre, alle ore 18, al Museo Archeologico, presso il Polo Museale di Palazzo Belgiojoso, dei nuovi allestimenti del Museo.

Nelle vetrine dell’età del Bronzo sono esposti i materiali provenienti dallo scavo archeologico di un sito sepolcrale della fine del Bronzo Antico – inizio Bronzo Medio (1650-1550 a.C.), effettuato a Ballabio, in località Prato della Chiesa.

L’area, addossata ad una parete rocciosa, e il riparo che in essa si apriva sono stati utilizzati per sepolture singole entro due strutture in pietra. In un secondo momento le ossa dei defunti erano spostate all’interno del riparo, usato come camera sepolcrale, riutilizzando le strutture tombali per nuove deposizioni.

Gli oggetti di corredo sono costituiti quasi esclusivamente da ornamenti: valve di conchiglia e piccole conchiglie forate, anelli in osso, spilloni in osso e in bronzo, un pendaglio su zanna di cinghiale, un orecchino in filo di bronzo, alcuni saltaleoni, perline in pietra. Di particolare interesse è uno spillone con testa a disco, diffuso in area germanica meridionale e sud-occidentale e noto anche in Alto Adige e Trentino. Gli elementi di corredo testimoniano dunque legami con l’area alpina nord orientale e, attraverso questa, con i gruppi dell’Europa centrale e centro orientale.

Nel Lecchese le tombe di Ballabio trovano confronto con quelle del San Martino di Lecco, dove era forse presente una struttura simile, con ritualità sepolcrali e aspetti delle pratiche funerarie analoghe.

La nuova esposizione è corredata da due pannelli interni alla vetrina, dove sono illustrate le diverse fasi di scavo e di occupazione del sito. Nella sala romana la vetrina con i materiali della tarda età romana è arricchita con i corredi

tombali di una piccola necropoli ad inumazione, databile tra il III e il IV sec. d.C., recentemente rinvenuta ad Olginate. I corredi delle sepolture sono formati esclusivamente da oggetti ceramici di uso quotidiano, indicatori dell’esistenza di un piccolo insediamento rurale, che, insieme ad altri, formava la maglia di occupazione del territorio in piccoli nuclei sparsi.

La presenza di un tegame ceramico nei pressi di una delle sepolture è indizio di una ritualità funeraria che comportava l’offerta di cibo ai defunti, in un momento posteriore alla deposizione del corpo.

Infine, nella sala dedicata alla seconda età del Ferro, la vetrina dove è esposto un corredo tombale rinvenuto ad Introbio nel 1928, è ulteriormente valorizzata da un pannello, dotato di un ricco apparato iconografico.

Il coltello in ferro con fodero, parte del corredo, ha dato nome a questo tipo di manufatto: “coltello di tipo Introbio”. Noto solo per tre esemplari, rinvenuti tra la zona alpina e la pianura Padana, è frequentemente rappresentato nelle incisioni rupestri della Valcamonica; le oltre sessanta rappresentazioni su roccia fanno pensare che fosse più diffuso di quanto si possa ritenere sulla base dei ritrovamenti archeologici.

Palazzo Belgiojoso e i suoi Musei sono aperti al pubblico da martedì a domenica, dalle h. 9.30 alle h. 14.00. Ingresso libero.
C.so G. Matteotti 32, Lecco

Per ulteriori informazioni:

Sistema Museale Urbano Lecchese: 0341 481247-9
E.mail: segreteria.musei@comune.lecco.it
www.museilecco.org