588 giorni di carcere (dal 19 aprile 2008, quando fu arrestato, fino al 27 novembre dell’anno successivo ovvero all’assoluzione da parte della Corte d’Appello di Como dall’accusa per l’omicidio di Chiara Bariffi): Sandro Vecchiarelli, difeso dall’’avvocato Marcello Perillo, aveva presentato istanza alla Corte d’Appello a Milano chiedendo di ottenere un risarcimento dallo Stato per ingiusta detenzione. E la V Sezione avrebbe accolto il ricorso, disponendo per Vecchiarelli un pagamento complessivo pari a 170mila euro: 120mila “da tabelle” per i giorni di carcerazione oltre a 50mila per danno biologico e morale. Ovviamente ci sarà anche il pagamento delle spese processuali.
Vecchiarelli si era sempre dichiarato innocente: non aveva ucciso lui Chiara Bariffi, l’amica il cui corpo senza vita venne ripescato nelle acque del lago tre anni dopo la scomparsa. Ma intanto l’uomo si era era sorbito più di un anno e mezzo di galera. Ora ha 62 anni, ha lasciato Dervio e si è trasferito dal fratello a Romano di Lombardia.