LECCO – Vent’anni fa moriva a Lecco Cesare Golfari. Era il 26 dicembre 1994 e il giorno di Natale aveva festeggiato anche il suo compleanno, che cadeva appunto il 25 dicembre.
Classe 1932, originario di Forlimpopoli e insegnante di professione, Golfari fu un esponente di spicco della Democrazia Cristiana.
Educatore, politico e pubblico amministratore, fu sindaco di Galbiate dal 1960 al 1970, presidente della Regione Lombardia dal ‘74 al ’79 e nell’87 fu nominato senatore della Repubblica, per essere poi rieletto nel 1992.
A vent’anni dalla sua scomparsa l’Associazione “I Popolari” di Lecco presieduta da Bruno Manzini l’ha ricordato con una messa celebrata nella cappella del Collegio Volta.
Un rito che si rinnova in città anno dopo anno e che accomuna nel ricordo e nella preghiera coloro i quali nel corso della loro vita avevano scelto di impegnarsi in politica o nelle istituzioni, ispirando la loro azione al movimento cattolico, al popolarismo e al cattolicesimo democratico.
“Molti di loro – è stato ricordato durante la celebrazione eucaristica – aderirono alla Dc e al Partito popolare e si spesero con dedizione per il bene comune della nostra società”.
“Alcuni assunsero responsabilmente incarichi prettamente politici – è stato aggiunto – altri ricoprirono ruoli anche di rilievo nelle istituzioni locali o parlamentari. Tutti, in ogni caso, esplicarono un’intelligente e costante azione al servizio della comunità, contribuendo allo sviluppo e al progresso del nostro territorio e in generale del Paese”.
Significative le due frasi riportate sul pieghevole di presentazione dell’iniziativa. Una è di Alcide de Gasperi e recita: “Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alla prossima generazione”. E don Luigi Sturzo affermava: “Ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza”.
Intenso anche il ricordo di Cesare Golfari, semplicemente Rino per gli amici. “La storia – si legge sullo stesso pieghevole distribuito in occasione della celebrazione del rito religioso – ha già emesso il suo positivo e inappellabile giudizio su Golfari educatore. Ne sono testimoni le centinaia di insegnanti, di genitori e di alunni che hanno avuto la felice ventura di sperimentare direttamente le sue impareggiabili doti di insegnante e dirigente scolastico”.
“E’ diffusa altresì nell’intera provincia – si afferma – la consapevolezza che la sua esperienza di amministratore locale è servita a forgiare schiere di amministratori comunali competenti e lungimiranti, capaci di coniugare una profonda sensibilità politica con una grande competenza amministrativa, per dare risposte alle nuove esigenze del territorio lecchese”.
“Il suo magistero politico – hanno scritto sempre “I Popolari” – e la sua sensibilità si sono rivelati preziosi in particolare per l’organizzazione dei servizi pubblici a livello intercomunale, in atteggiamento solidaristico, mediante l’utilizzo di strumenti giuridici quali i consorzi e le società pubbliche. La nuova Provincia di Lecco, poi, l’ha costruita Golfari. Lui infatti ha condotto il Lecchese a guadagnarsi l’autonomia istituzionale, resa operativa nel 1995, sei mesi dopo la sua scomparsa”.
Quindi la considerazione finale: “A noi il compito di rivisitarne l’esperienza, per ricavarne lo stimolo a costruire le nostre comunità, dalle più piccole alle più grandi, più libere, più giuste, più aperte al mondo. E’ il modo migliore per ricordare Rino Golfari”.