
LECCO – Venti varchi ai confini della città sotto controllo, altri nove varchi in centro, per un totale di 40 telecamere in grado di leggere le targhe e allertare in tempo reale le forze dell’ordine nel caso venga rilevato un veicolo di cui ne è stato denunciato il furto, oppure giudicato sospetto e inserito nella “black list” dalle forze di polizia: è questo lo “scudo” che dovrà proteggerà Lecco dalla delinquenza e che fornirà un prezioso aiuto ai tutori dell’ordine.
Il nuovo servizio di video sorveglianza dinamica entrerà in funzione entro fine mese ed è stato concepito per prevenire il fenomeno dei furti in appartamento: spesso e volentieri, infatti, i malviventi utilizzano auto rubate per mettere a segno i propri “colpi” e se uno di questi veicoli dovesse transitare nel perimetro di azione delle nuove telecamere (vedi foto) verrebbe immediatamente rilevato, facendo scattare l’allarme alla centrale operativa e il conseguente invio di una pattuglia per intercettarlo.

“Due anni fa il prefetto Valentini aveva guardato con grande attenzione al problema dei furti in abitazione puntando ad un analogo progetto che si sarebbe dovuto estendere su tutto il tratto lecchese della Statale 36 – ha spiegato l’assessore comunale di Lecco, Armando Volontè – purtroppo per le ristrettezze vissute dai Comuni non è stato possibile realizzarlo. Grazie agli sforzi di tutti, però, la città di Lecco è riuscita a dotarsi di questo ‘scudo’. L’auspicio è anche che i criminali, sapendo che Lecco è così protetta, evitino di venire in città”.
La rete costituita dalle nuove telecamere permetterà di monitorare il transito veicolare in “super” dall’altezza di Civate fino all’uscita dal tunnel del San Martino e sulla nuova Lecco – Ballabio, gli ingressi da Malgrate e Vercurago, per un totale di 20 varchi tenuti sotto vigilanza da 31 telecamere.
A queste si aggiungono altri 9 varchi ZTL ed altrettanti “occhi” elettronici che consentiranno di controllare anche il passaggio di veicoli sospetti anche nel centro cittadino. Sfrecciare con l’auto non servirà a nulla perché le nuove telecamere sono in grado di registrare le targhe anche di mezzi in corsa fino ai 250 km orari.

“A differenza del sistema di videosorveglianza cittadino – ha sottolineato Morizio – queste le nuove telecamere registrano immagini in alta definizione permettendo anche di controllare i dettagli dell’automezzo, dalle sfrisature sulla carrozzeria alle decalcomanie per esempio. Una possibilità che ci sarà utile per risalire a quei veicoli scappati dopo un incidente stradale. Su 11 episodi che si sono verificati negli ultimi anni, in ben 8 casi siamo riusciti già con l’attuale sistema di telecamere ad individuare gli automobilisti”.
Oltre ad una centralina nazionale, dislocata a Napoli, che raccoglie le segnalazioni da tutto il territorio italiano, sono quattro sono le postazioni locali assegnate alle centrali operative di Questura, Carabinieri, Polizia Stradale e Polizia Locale dove sarà possibile visualizzare in modo immediato gli eventi in corso e inserire i dati di quei veicoli rubati oppure nelle disponibilità di persone sospette.
Uno strumento che sarà quindi molto utile alle indagini di polizia giudiziaria, anche perché il sistema di videosorveglianza conserverà i dati registrati in un archivio informatico, consentendo alle forze dell’ordine di ricostruire i movimenti delle persone indagate. Lo stesso strumento potrà essere consultato, su autorizzazione della Procura, anche dagli avvocati nelle loro indagini difensive.
Il costo del progetto è di 220 mila euro finanziato dal Comune di Lecco, il coordinamento è affidato alla Prefettura ma tutte le forze dell’ordine hanno collaborato con la Polizia Locale nell’individuare i punti sensibili dove poter installare le nuove apparecchiature.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































