LECCO – Il canyoning è un’attività sportiva che consiste nello scendere a piedi i torrenti protetti da mute in neoprene con il solo utilizzo di corde e sta riscuotendo sempre maggior successo tra le attività outdor estive.
Promuovere la sicurezza e portare soccorso a chi pratica questo sport è uno dei temi importanti per il CNSAS (Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico) che si addestra con uomini e mezzi per questo fine.
Nota distintiva del CNSAS è quella di essere l’unico corpo di soccorso medicalizzato che in stretta collaborazione con il 118 può dare una assistenza sanitaria fin dal punto dell’incidente.
Nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio 19 tecnici appartenenti alla IX Zona Speleologica Lombardia, in collaborazione con membri della V e VI delegazione alpina, hanno percorso i torrenti alpini della Valbrona (CO), Valle dei Ratti (LC) e Val Monastero (LC) con il duplice scopo di testare la sicurezza dei punti di calata e simulare il trasporto a valle di un infortunato coadiuvati da speciali barelle e tecniche di movimentazione su corda molto complesse.

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