LECCO – Dopo alcuni mesi dalla prima visita, il candidato consigliere per Fratelli D’Italia Giacomo Zamperini torna nell’area del Bione che ospita alcune famiglie nomadi per un nuovo sopralluogo, questa volta accompagnato dal consigliere regionale di Fdi Riccardo De Corato che ha presentato la sua proposta di legge “Regolamento e disciplina degli interventi sulla presenza delle popolazioni nomadi e di etnia tradizionalmente nomade o semi nomade nel territorio lombardo”.
Giacomo Zamperini mostra a De Corato le condizioni generali delle roulotte sistemate nel parcheggio adiacente il Centro Sportivo Bione e ha mostrato un tubo che perde acqua, già segnalato durante il primo sopralluogo, e gli allacciamenti alla corrente elettrica per le case mobili e per le lavatrici sistemate a cielo aperto nel parcheggio.
Durante la visita è stata notata la presenza di galline, detenute in una grossa gabbia, e, in particolar modo ha attirato l’attenzione: un pollo legato a un grosso albero piantato di fronte a una roulotte.
“Abbiamo deciso di fare questa visita istituzionale perché dopo il primo sopralluogo avevamo promesso che saremmo tornati al campo del Bione prima della fine del mandato per controllare l’evoluzione degli eventi – spiega Giacomo Zamperini – purtroppo non solo la situazione non è migliorata, ma è persino peggiorata. Ci sono dei tubi che da sei mesi perdono litri di acqua al giorno, causando una perdita economica per il Comune e di conseguenza per i cittadini. Ci sono situazioni di degrado e illegalità, ci sono animali legati, in gabbia, quindi c’è anche un problema legato alla tutela degli animali, ci sono sacchi della spazzatura posizionati nelle aiuole e di conseguenza c’è un rischio per la salute e, infine, ci sono lavatrici allacciate in modalità non a norma”.
“Se queste persone sono italiane e sono disponibili noi vogliamo aiutarli a rispettare le regole – conclude Zamperini – se hanno dei problemi come tutti gli altri italiani poveri devono rivolgersi ai servizi sociali per essere aiutati e devono rispettare le regole. Chiediamo solo il rispetto delle regole: se sono nomadi, devono ‘nomadare’, se sono cittadini lecchesi devono comportarsi come tutti gli altri senza nessun distinguo o discriminazione”.
Il consigliere regionale Riccardo De Corato illustra poi la sua proposta di legge sugli interventi necessari alla disciplina delle popolazioni nomadi presenti sul territorio lombardo:
“La nostra proposta prevede che se la popolazione è nomade può stanziare su un territorio solo per tre mesi e poi deve migrare, fatta eccezione se vi è la presenza di bambini che frequentano gli istituti scolastici, anche se l’obbligatorietà della scuola sembra valere per tutti tranne che per i rom perché riescono a sfuggire alle regolamentazioni. Vogliamo stabilire che cosa si intende per campo di transito, perché se i nomadi poi vi stanziano in modo perenne allora non ha più senso definirli tali e vogliamo disciplinare l’ingresso ai campi rom e permetterlo solo a persone in possesso di documento di identità o documenti che comprovino il regolare permesso di soggiorno sul territorio italiano”.
“Vogliamo chi si dichiara nomade poi non risulti in possesso di case o che gli sia stata affidata una casa popolare – continua De Corato – perché sono capitati casi di nomadi siciliani che stavano a Milano, ma erano proprietari di case a Noto, inoltre riteniamo necessario che ai nomadi vengano fatti corsi di educazione civica e vogliamo dare ai comuni la potestà di inviare iniziative per la frequentazione scolastica dei loro bambini”.
“Abbiamo presentato questa proposta di legge perché l’ultima risale all’89 e la soluzione era del tutto differente rispetto ad oggi – conclude il consigliere regionale di Fdi – la vostra situazione ad esempio è molto invasiva perché in una città come Lecco avere una trentina di campeggiatori che poi si trasformano in un problema per la città non è una cosa normale e la legge serve per evitare che si creino questioni di questo tipo”.
Ecco alcune immagini delle roulotte posizionate nel parcheggio del Bione e del sopralluogo di Zamperini e De Corato: