LECCO – Carne e verdura, sovrappeso e obesità, colazione e spuntini serali, sport o vita sedentaria: i giovanissimi lecchesi sotto la lente di ingrandimento della Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori che ha analizzato le loro abitudini alimentari e il loro stile di vita nella ricerca “Alimentare la salute” che si è svolta nelle scuole lecchesi, durante l’anno scolastico 2014/2015, in sei istituti primari e secondari di 1° grado.
“L’obiettivo – spiegano dall’associazione – è di informare bambini e ragazzi sull’importanza della corretta alimentazione per il benessere generale e sulla stretta correlazione tra alimentazione e stato di salute, coinvolgendo tutto il contesto socio-educativo (scuola, famiglia) nell’impegno di promuovere il benessere del bambino. Scopo secondario del progetto è quello di rilevare le abitudini alimentari dei giovani alunni per valutare, pur con un certo grado di approssimazione, le criticità su cui intervenire con eventuali interventi educativi futuri”.
In totale hanno partecipato al progetto 27 classi, corrispondenti a 619 ragazzi coinvolti di cui 296 (48%) erano maschi e 323 (52%) femmine. Si trattava in maggioranza di classi seconde della scuola secondaria (20 classi) mentre solo 7 erano le classi prime. L’età media era di 11,7 anni.
Complessivamente il peso medio degli alunni si aggira intorno a 43,1 kg ed un’altezza media di 155 cm corrispondenti ad un Indice di Massa Corporea (IMC) di 17,9 (equivalente alla normalità). Dei 569 studenti che hanno specificato i dati antropometrici nel questionario, solo 477 (pari all’84%) hanno un peso nella norma mentre il 6% risulta sottopeso, l’8% sovrappeso e il 2% è obeso.
Nette le differenze tra i due sessi: mentre il sovrappeso tra i maschi rappresenta il 12%, nelle femmine si ferma al 4,4% e lo stesso vale per l’obesità (3,6% nei maschi, 0,3% nelle femmine). Poiché la percentuale di ragazzi sottopeso è all’incirca la stessa nei due sessi (6%) ne deriva che le ragazze con un peso nella norma sono più numerose dei loro compagni di sesso maschile (89% vs. 78%).
Secondo le risposte degli studenti al questionario proposto risulta che solo 3 ragazzi su 4 fanno colazione tutti i giorni, come consigliato, mentre il 16% fa colazione raramente o addirittura mai. La percentuale scende al 66% tra quanti fanno merenda durante l’intervallo scolastico ma quasi la metà di loro (49%) consuma uno spuntino nutrizionalmente insufficiente o scarso. Si tratta per la maggior parte di merendine confezionate, patatine in sacchetto, barrette di cioccolato spesso accompagnate da tè freddo o bevande gassate zuccherate. Comode da portare nello zaino ma eccessivamente caloriche. Solo il 4% dei ragazzi consuma frutta come snack al mattino.
La LILT sta elaborando un nuovo progetto per contrastare “i dannosi effetti dei tradizionali distributori automatici” diffusi nelle scuole che propongono ai ragazzi bibite e snack in prevalenza costituiti da prodotti industriali preconfezionati, ricchi di zuccheri e grassi e quindi ipercalorici. “La nostra proposta – spiegano – è quella di installare invece distributori di alimenti sani, che garantiscano ai giovani la possibilità di compiere scelte salutari, tenendo conto anche della stagionalità dei prodotti, delle tipicità locali e del rispetto per l’ambiente”.
Va meglio il pranzo la cui qualità è generalmente buona o ottima per l’85% dei ragazzi, anche se il dato riguardante le bevande consumate abitualmente durante i pasti è, purtroppo, preoccupante: l’8% dei ragazzi consuma bevande gassate a tavola ed in generale 1/3 dei ragazzi (33%) consuma abitualmente durante i pasti bevande diverse dall’acqua (succhi di frutta, latte, tè freddo).
“Vi è un eccessivo consumo di bevande zuccherate da parte degli adolescenti, specialmente durante i pasti – sottolinea la Lilt – Queste stesse bevande vengono poi nuovamente consumate in occasione della merenda, aumentando così l’introito calorico giornaliero fino a superare il fabbisogno personale e a produrre quindi un eccesso di peso”.
Anche la merenda del pomeriggio viene consumata dalla maggior parte dei ragazzi e purtroppo presenta le stesse criticità dello spuntino del mattino: al pomeriggio sale al 14% la percentuale di ragazzi che consumano frutta mentre lo spuntino nutrizionalmente insufficiente o scarso è consumato “solo” dal 36% dei ragazzi.
Allo stesso modo, la cena risulta paragonabile al pranzo quindi adeguata per la maggior parte dei ragazzi ed addirittura ottima per il 54% di loro. purtroppo però c’è chi non si ferma alla cena: quasi la metà dei ragazzi consuma ancora qualcosa prima di andare a dormire, anche se per la maggior parte di tratta di un consumo “occasionale” (47%).
Le ragazze mediamente consumano meno spesso la prima colazione (74% vs. 81% dei maschi), la merenda (sia mattutina che pomeridiana) e lo spuntino serale, probabilmente, spiegano dalla Lilt, con l’errata convinzione di diminuire in questo modo l’introito calorico giornaliero globale ed ottenere di conseguenza una diminuzione di peso.
Riguardo invece alla tipologia di alimenti, il 20% dei giovanissimi consuma carne ogni giorno quindi oltre la frequenza consigliata di 3-4 volte alla settimana viene rispettata dal 46% dei ragazzi. C’è invece un 30% degli studenti che non consuma affatto pesce o comunque meno di una volta alla settimana.
Ancora più basso il consumo di verdura tra gli studenti, solo il 7% dei ragazzi ne mangia la quantità consigliata settimanalmente, il 10% la consuma meno di una volta alla settimane e in generale quasi 1/3 dei ragazzi (29%) mangia verdura meno di 2 volte alla settimana.
La frutta è un po’ più apprezzata, infatti la dose consigliata viene normalmente consumata dal 16% dei ragazzi, scende al 5% la percentuale di chi non la consuma mai (o meno di una volta alla settimana) e al 20% quella di chi la consuma meno di 2 volte alla settimana. L’introito giornaliero di acqua raccomandato di 8 bicchieri viene rispettato dal 40% dei ragazzi.
Quasi il 10% dei ragazzi consuma invece più di 2 porzioni di dolce al giorno. Sommando la anche chi ne consuma una porzione al giorno, la percentuale sale al 30%.
La ricerca non si è fermata alle abitudini alimentari ma anche analizzato anche i comportamenti e lo stile di vita dei ragazzi, la gran parte dei quali pratica uno sport (85%) con una frequenza superiore alle 2-3 volte alla settimana. Otto ragazzi su 619, corrispondenti all’1,3%, ha dichiarato di fumare in maniera occasionale.
Più della metà dei ragazzi (54%) trascorre 1-2 ore al giorno davanti alla TV e il 22% addirittura più di 3 ore; il 65% dei ragazzi trascorre meno di 1 ora al giorno davanti al PC ma c’è anche un 7% che trascorre più di 3 ore giocando ai videogames.
Sul tema della corretta alimentazione, la LILT Sezione Provinciale di Lecco ha iniziato nel corso del 2015 una collaborazione con l’ASL di Lecco ed una Rete di Associazioni ed Enti della Provincia per condividere un progetto di diffusione di corretti comportamenti alimentari che possa raggiungere anche le fasce più svantaggiate della popolazione, offrendo non solo un percorso di conoscenza, ma l’opportunità per fare una spesa sana e imparare come cucinare correttamente quanto acquistato.