Casa per famiglie in difficoltà, abitata da anni dagli stessi inquilini

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chiavi casaLECCO  – Un appartamento confiscato  alla ‘ndrangheta e trasformato, così come accaduto per l’ex pizzeria Giglio, in un bene ad uso sociale,  restituito alla comunità: si tratta dell’immobile  di via Adamello che dal 2012 è stato destinato alle famiglie in emergenza abitative temporanee, sotto sfratto o senza un tetto.

 

“Come primo ingresso fu scelta una famiglia marocchina. Avrebbe dovuto trattarsi di una soluzione tampone, per sei mesi o un anno, per dar modo ai destinatari di questo aiuto di rimettersi in circolo, trovare un lavoro e un appartamento in affitto. Invece ci risulta che questa famiglia, nonostante siano passati anni, sia ancora in quell’appartamento. Mi chiedo anche se sia il Comune a farsi carico delle bollette” ha affermato il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Cinzia Bettega, denunciando così l’impossibilità di utilizzo del bene da parte di altri bisognosi.

L’assessore ai servizi sociali, Riccardo Mariani, ha confermato i sospetti del Carroccio: “In effetti l’appartamento è abitato da una famiglia di origine marocchina. Si tratta di una famiglia numerosa che da tempo sta cercando una nuova collocazione ma fatica a trovare alloggio sul libero mercato. Mi informerò ulteriormente riguardo alla loro attività di ricerca di un nuovo appartamento”.

Riguardo invece ai costi delle utenze, l’assessore ha precisato che non sono in capo al Comune ma al consorzio Consolida al quale l’appartamento è stato dato in gestione con una convenzione approvata nel 2012 dal Consilio Comunale.