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COLICO – Lo scorso sabato, all’Auditorium Comunale Colico, si è svolto il convegno ‘La subacquea del nuovo millennio’ con Stefano Torti, training manager dell’agenzia didattica NADD.
Questo convegno nasce dall’intesa tra la Pro loco di Colico e Adda Sub, che da quest’anno collaborano per la gestione e lo sviluppo del Parco Tematico Subacqueo di Piona, e che al fine di sensibilizzare una volta in più i tanti subacquei che si immergono sul lago di Lecco su quelli che possono essere i rischi ed in particolar modo i rischi derivanti dalla malattia da decompressione, hanno contattato l’agenzia NADD per organizzare l’evento.
Dopo i saluti di rito anche a nome dell’amministrazione comunale che ha dato il patrocinio all’evento, la vicepresidente Pro Loco Eliana Ardenghi ha illustrato ‘Passato, presente e futuro del Parco Tematico Subacqueo di Piona’ nato da un’idea dell’Ente di Promozione Turistica per incentivare e aprire la strada ad un nuovo tipo di turismo diversificato e fuori stagione.
Il parco è formato da una piattaforma per gli esercizi ad una profondità di 6 metri e dalla riproduzione in scala dell’hangar ideato da Jacq Cousteau all’interno del progetto Conshelf nel 1963.
Con la posa sul fondale a circa 7 metri di fascine per favorire la deposizione delle uova dell’ittiofauna locale allo scopo del ripopolamento soprattutto del pesce persico, si sta cercando di portare a termine questo progetto nel rispetto della valenza ambientale della baia di Piona.
Una boa segnala lo storico comballo di Piona, detto ‘Luisin’, e il di lui ‘storico’ scopritore, Rinaldo Marcelli, è ospite al convegno con il suo recente libro ‘Una vita in profondità’. Questo comballo è stato anche il protagonista delle immersioni collegate al convegno svoltesi nella mattinata di sabato e di domenica. Nell’intervallo tra i due interventi è stato proiettato anche un’intervista a questo sommozzatore che nell’Alto Lago è stato uno dei primi Istruttori subacquei e che oggi a 82 anni ancora scende nelle acque del suo lago.
Interessanti gli interventi tecnici specifici dell’argomento del convegno.
Il primo del dott. Pasquale Longobardi, Presidente Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica, Direttore del centro iperbarico di Ravenna. ‘La sicurezza in immersione dipende dallo stile di vita e dal patrimonio genetico individuale” .
Il dottor Pasquale Longobardi ha presentato i fattori di rischio per incidente subacqueo sia immodificabili , età e genetica, che modificabili come pressione arteriosa, colesterolemia, fumo, forma fisica. Risulta che le immersioni sono estremamente sicure(un incidente ogni 10.000 immersioni) qualora lo stile di vita del subacqueo sia salutare per regolarità nell’attività fisica e corretta alimentazione. Gli attuali strumenti per il calcolo della decompressione e l’accuratezza della formazione dei subacquei rendono questo sport sicuro e fruibile da tutti.
Dopo un breve intervallo con Rinaldo Marcelli e il suo vissuto da subacqueo con meno tecnologie di oggi, il convegno è ripreso con il dott. Francesco Fontana, uno dei fondatori della scuola Cesena Blu, impegnato nel settore subacqueo per disabili, Instructor Trainer NADD nonché medico chirurgo, fisiatra e membro dello staff del Centro iperbarico di Ravenna.
Alla luce delle nuove indicazioni di medicina subacquea diventa importante ridurre lo stress meccanico del nostro corpo prima, durante e dopo l’immersione. In modo particolare delle articolazioni, dei muscoli e colonna vertebrale.
L’Ergonomia corretta del subacqueo ci permette una corretta integrazione tra postura, attrezzatura e modalità operative. Diventa estremamente importante la scelta personalizzata dell’attrezzatura relativamente al morfotipo del subacqueo.
A conclusione della giornata commenti entusiasti dei subacquei che hanno partecipato al convegno e all’immersione correlata al Parco tematico Subacqueo di Piona, interessanti gli argomenti trattati e la sensibilizzazione alla sicurezza in acqua.
