LECCO – In Italia nel 2015 si è interrotta la positiva diminuzione delle vittime sulle strade: per la prima volta dal 2001, infatti, i morti in incidenti stradali lo scorso anno sono aumentati (+1,4%), se ne contano in media nove ogni giorno (3,4 mila decessi) su un totale di 174 mila incidenti.
L’area lecchese è in controtendenza e questa è una notizia positiva, perché nel 2015 si è ridotto il numero di morti sulle strade (13, tre in meno rispetto al 2014) anche se il numero di incidenti e feriti ha subito solo una lieve diminuzione attestandosi a 916 sinistri e 1209 persone che hanno subito lesioni. Emerge dai rapporto Aci –Istat presentato giovedì mattina in una conferenza stampa a Villa Guzzi.
“La crescita delle vittime a livello nazione è un dato che ci preoccupa molto – ha sottolineato il presiedente di Aci Lecco, Lorenzo Riva, affiancato dal direttore Roberto Conforti – le statistiche riguardanti la nostra provincia di rendono orgogliosi, significa che le azioni di prevenzione e sensibilizzazione stanno ottenendo lo scopo”.
Leggendo lo studio scopriamo che i Comuni con il maggior numero di incidenti stradali sono quelli più popolosi ed estesi, per primo il capoluogo (217) seguito da Merate (51), Casatenovo (34) e al terzo posto c’è invece un paese più piccolo dei precedenti, Abbadia Lariana (36), molto trafficata per via della provinciale a lago collegata alla Statale 36.
Se le strade urbane sono quelle dove si sviluppa il maggior numero di incidenti nel lecchese (478), Provinciali e Statali si confermano le strade più pericolose per numero di morti (8), la SS36 in primis (115 incidenti e 2 morti) seguita dalla Briantea (26 incidenti e un morto) eguagliata per sinistri dalla statale dei Laghi di Pusiano e Garlate, dove non si sono registrati morti.
A Lecco città le strade più soggette ad incidenti sono Corso Martiri della Liberazione e via XI Febbraio (entrambe 17 sinistri dall’inizio di quest’anno) con Lungolario Isonzo (14) e Corso Emanuele Filiberto (13), seguite da Corso Promessi Sposi e via Leonardo da Vinci (11) insieme a Corso Giacomo Matteotti (9).
Da gennaio ad oggi nel capoluogo ci sono stati 375 incidenti che hanno provocato 184 feriti, 8 in gravi condizioni. I dati sono stati presentati dal comandante della Polizia Locale, Franco Morizio: “Le statistiche ci aiutano a comprendere dove siano le criticità maggiori e ad intervenire, migliorando la qualità delle strade o disponendo i nostri agenti in determinate fasce orarie”.
I dati ci dicono che il maggior numero di incidenti nel capoluogo si verifica in mattinata alle 10 e nel pomeriggio alle 16.
L’orario più critico anche fuori città è proprio tra le 10 e le 17. Il giorno peggiore? Il giovedì (152 sinistri nel 2015). Il mese peggiore è invece luglio (99) anche se gennaio e aprile (con tre morti ognuno) sono stati i più tragici.
Gli incroci sono solo il secondo punto critico della viabilità in provincia di Lecco (344 sinistri), avvengono molti più schianti lungo i rettilinei (606). Distrazione alla guida (193 casi), spesso dovuta all’uso del telefonino, il mancato rispetto della segnaletica (177) e la velocità eccessiva (119), oltre alla mancata distanza di sicurezza (125), sono le cause principali degli incidenti stradali avvenuti in provincia.
“Dobbiamo insistere molto con l’educazione stradale nelle scuole perché sono i giovanissimi, molto spesso, le principali vittime. Solo quest’anno abbiamo avuto tre giovani che hanno perso la loro vita sulla strada – ha ricordato il comandante della Polstrada, Mauro Livolsi – dovrebbe essere la condivisione di un codice etico alla base del comportamento di ogni automobilista, per la sicurezza propria e degli altri, allora non ci sarebbe bisogno dell’autovelox “