BARZIO – Dal dramma del terrorismo internazionale alle sfide di un’Europa in crisi di identità, dal volto dell’islam d’Italia ai contesti più caldi del Medio Oriente in fiamme. Questi e molti altri temi saranno al centro della seconda edizione di “Agorà del Mediterraneo”. Due giornate di studi attorno al “Mare nostrum”, l’iniziativa organizzata dall’Associazione Centro Orientamento Educativo – COE, in programma da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio.
Alla Summer School residenziale di Barzio si alterneranno esperti italiani e internazionali, giornalisti, attivisti e testimoni d’eccezione.
“L’area mediterranea si conferma una regione chiave del nostro tempo, al centro di un’attualità spesso drammatica ma anche crocevia di alcune cruciali sfide politiche e culturali”, spiega la giornalista mandellese Chiara Zappa, che ha curato il coordinamento scientifico dell’iniziativa.
Dopo l’inaugurazione nella serata di venerdì 30 giugno, con il film del regista franco-tunisino Ramzi Ben Sliman Ma révolution, sabato mattina si inizierà parlando di “Europa, 60 anni dopo. Uno sguardo da Sud”. Al centro della riflessione, guidata dalla ricercatrice dell’Ispi Gaia Taffoni, dal giornalista greco Dimitri Deliolanes e dall’europarlamentare Elly Schlein, il possibile contributo della cultura mediterranea all’elaborazione di una nuova identità per il Vecchio continente.
Nel pomeriggio spazio ai panel tematici. Di grande interesse le voci di alcuni cittadini turchi legati al movimento Hizmet fondato da Fethullah Gülen, sfuggiti alla repressione, che porteranno la loro testimonianza sulla vita in Turchia ai tempi del “sultano” Erdoğan.
Si approfondiranno invece la genesi e le ragioni dietro alla crescita dell’Isis con l’aiuto del giornalista Fulvio Scaglione, mentre operatori ed esperti di investimenti nell’area euro-mediterranea si confronteranno sulle prospettive del business in un Mediterraneo sempre più ostaggio dell’instabilità.
La tavola rotonda aperta al pubblico quest’anno intende aprire una finestra sull’islam d’Italia, tema di grande attualità e dalle molteplici sfaccettature. A parlarne in prima persona alcuni protagonisti dai differenti background: il presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia Izzeddin Elzir, la giovane scrittrice italo-marocchina Chaimaa Fatihi e l’intellettuale Wael Farouq, docente di Lingua e cultura araba all’Università Cattolica di Milano.
A seguire serata di sapori e sonorità mediterranee, con la cena affidata all’esperta di cucina e cultura araba Joan Rundo e il concerto del duo Demetrios: un’immersione nella musica tradizionale greca.
L’apertura dei lavori di domenica 2 luglio sarà affidata a una testimonianza d’eccezione, quella del parroco di Aleppo fra’ Ibrahim Alsabagh, che racconterà in prima persona la vita quotidiana nella Siria martoriata dal conflitto, tra violenze efferate ed esili spiragli di speranza.
A inquadrare l’intervento del sacerdote siriano il ricercatore dell’Ispi Matteo Colombo, il direttore delle Edizioni Terra Santa Giuseppe Caffulli e monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la carità, la missione e l’azione sociale dell’Arcidiocesi di Milano, che poi concelebrerà la messa insieme a fra’ Alsabagh. Verranno utilizzati per la celebrazione eucaristica il calice e la patena donati al COE da Francesco Tuccio, il falegname-artista di Lampedusa.
Un modo per anticipare l’argomento della sessione pomeridiana, cioè il fenomeno epocale delle migrazioni e in particolare il dramma quotidiano dei naufragi di barconi, che hanno reso il “Mare nostrum” un enorme cimitero a cielo aperto. La riflessione sarà dedicata alle vie possibili per l’accoglienza: al centro l’esperienza dei corridoi umanitari, presentata da Giorgio Del Zanna della Comunità di Sant’Egidio di Milano e Martina Cresta, responsabile dei Progetti della Diaconia valdese, ma anche quella degli scambi accademici.
Alcuni giovani iracheni e siriani racconteranno come sono venuti a studiare in Italia grazie ai progetti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca. Ai lavori, coordinati dal sociologo Egidio Riva, si parlerà anche dell’azione sul campo delle Ong – oggi al centro di forti polemiche -, grazie all’intervento di Andrea Stocchiero di Concord Italia.
Un’occasione preziosa, insomma, per chiunque voglia provare a orientarsi meglio nel complesso scenario del Mediterraneo contemporaneo.