Il Lungolago? L’assessore: “Cambierà, con più progetti”

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LECCO – I lecchesi da tempo sognano un lungolago nuovo, guardano con invidia a Malgrate dove la splendida camminata, inaugurata nel 2013, fa bella mostra di sé con visitatori e turisti. Anche Paré di Valmadrera nei mesi corsi ha riaperto il ‘pratone’, totalmente rinnovato con tanto di passerella e attracco per il battello.

E Lecco? Se lo chiedono in molti, camminando sul porfido consumato dal tempo e smosso dalle radici degli alberi, nella cornice certamente suggestiva per lo scenario che il lago sa offrire, ma immutata da tempo, antiquata, come una cartolina vecchia di decenni.

Progetti e novità sono già nei programmi dell’amministrazione, alcuni da diverso tempo, ma in ogni caso non riguarderanno il percorso in porfido, risalente addirittura al 1959, come testimoniato dalla targhetta posta a terra poco dopo l’imbarcadero, mentre il tratto di passeggiata antistante a piazza Cermenati è stato messo a nuovo in anni recenti insieme a quella delle due piazze del centro.

 

“Di sicuro è necessaria molta manutenzione, il passaggio sui sanpietrini è da risistemare, il fondo da rifare e si può pensare di dare una veste differente alla pavimentazione, ma gli spazi sono questi – ci spiega l’assessore all’Urbanistica, Gaia Bolognini – C’è la strada accanto alla camminata, un’alberata che caratterizza il Lungolario, non si possono ipotizzare grandi cambiamenti, se non chiudendo il passaggio delle auto ed è una scelta che non prenderemo. Dobbiamo quindi pensare a mantenere al meglio quanto già esiste”.

 

 

“Quello che crediamo invece sia oggi importante – prosegue l’assessore – è dare l’accessibiltà al lago, con una spiaggia e il porticciolo nella zona della Malpensata, una fruizione differente dei gradoni che possono essere riqualificati”. Si attende gli ultimi studi, commissionati dall’Autorità di Bacino al Poltecnico, su venti e correnti per proseguire con il progetto di realizzazione del porticciolo, poi si metterà a nuovo l’area che oggi ospita il chiosco e i giochi per i bambini”.

L’insenatura della Malpensata dove sorgerà il porticciolo

 

Le novità non mancheranno, assicura Bolognini e non riguarderanno solo la Malpensata, verrà rivalorizzata tutta la passeggiata a lago, dal Bione fino alle Caviate: “E’ un’area non omogenea e abbiamo suddiviso questa operazione in più lotti per facilitare la sua realizzazione e progettazione” spiega l’assessore.

L’intervento più importante, oltre al porticciolo (che sarà eseguito da enti pubblici, Autorità di Bacino e Comune), è di natura privatistica e interesserà le Caviate dove dovrà sorgere un centro benessere con hotel e un’area parcheggi all’ingresso nord della città. “E’ già stata presentata in Comune una bozza di progetto dai proprietari dell’area, una volta verificata la sua compatibilità con Pgt si passerà all’adozione del piano attuativo”. Il privato si farà carico anche della sistemazione del tratto antistante di passeggiata sul lago dove si andrà ad inserire anche la pista ciclabile Lecco-Abbadia, della quale si spera di concludere almeno il tratto fino al Pradello.

I parcheggi sul lungolago

 

Per consentire alla pista di proseguire sul LungoLario si dovrà fare a meno dei parcheggi che oggi affiancano la camminata sul lago. “Non c’è nulla ancora di prestabilito – spiega Bolognini – sarà comunque un intervento graduale e non verranno tolti spazi alla sosta se non quando saranno pronti parcheggi sostitutivi, alle Caviate e quelli del Serpentino. Dove non sarà possibile prevedere l’utilizzo della carreggiata stradale, verrà impegnato parzialmente lo spazio oggi destinato ai pedoni”.

Il punto ristoro che verrà costruito al Parco dell’Addio ai Monti

 

L’intervento che per primo dovrebbe vedere la sua realizzazione è però a Pescarenico, al Parco del’Addio ai Monti, dove sorgerà un punto ristoro con servizi igienici e noleggio bici; questo grazie al bando Cariplo “Emblematico” partecipato da Lecco insieme ad altri comuni per lo sviluppo della ciclopista, per un importo di 1,65 milioni di euro di cui 300 mila euro stanziati da Palazzo Bovara. Il progetto, ci dice l’assessore, potrebbe essere messo a gara entro la fine dell’anno.

L’ingresso alla località Le Caviate

 

A Rivabella, invece, si punta al raddoppio della ciclabile, per dividere meglio i flussi pedonali e delle biciclette e garantire maggiore sicurezza ai frutori della pista; inoltre si pensa ad un collegamento della pista con la stazione di Maggianico Anche in questo caso i fondi (850 mila euro) si spera di ottenerli attraverso un bando europeo promosso dalla Regione. Pur essendo giudicato finanziabile, il progetto lecchese è seconda in graduatoria e si attende ora di capire se ci sarà la possibilità di fruire di quei fondi.

La pista ciclabile a Rivabella

 

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