BRIANZA – Cacciatori, pescatori sportivi, proprietari terrieri hanno deciso di iniziare una raccolta di firme e di costituire un comitato spontaneo per manifestare il proprio dissenso alla fusione del PLIS Monte di Brianza nel Parco di Monte Vecchia e del Curone.
I fondatori di questo comitato sono i sigg. Luigi Carissimi (presidente Federcaccia della Provincia di Lecco) Massimo Colombo della ANUU migratoristi, Delio Baglioni presidente dll’ATC Meratese, l’Avv. Stefano Simonetti presidente FIPSAS della provincia di Lecco, e Riccardo Brambilla e Montanelli Giuseppe di Valgreghentino in rappresentanza dei proprietari terrieri all’interno del PLIS .
La raccolta di firme è iniziata dopo l’interrogazione presentata presso la Provincia di Lecco e quella pendente presso il Consiglio Comunale di Olginate. A tutt’oggi sono state raccolte 1500 firme, le quali saranno trasmesse al prossimo Presidente della Regione Lombardia “per dire no a maggiori vincoli e maggiore burocrazia sulle nostre montagne”. La preoccupazione dei cacciatori è quella che venga limitata l’attività venatoria sull’attuale territorio del Plis.
L’alternativa, per il comitato, sarebbe quella di chiudere il Plis o di fonderlo con la Comunità montana. Il portavoce del Comitato Stefano Simonetti ha dichiarato: “il Comitato intende rappresentare i tanti cittadini stanchi di vincoli divieti e limiti. Oggi nasce un comitato che unisce cacciatori, pescatori, proprietari terrieri e sportivi che vogliono una montagna libera e utilizzabile da tutti”
Chiederemo un incontro urgente con il prossimo presidente della Regione Lombardia per dire no alla fusione con il Parco di Motevecchia, per dire no ad una ulteriore estensione degli istituti di tutela su aree faunistiche-venatorie e per dire no a maggiori vincoli per i tanti proprietari terrieri nel Monte di Brianza”.
Stefano Simonetti conclude: “la raccolta firme continua – il Comitato promuoverà incontri pubblici e convegni, per favorire il maggiore utilizzo delle nostre montagne senza vincoli e con meno burocrazia e per rappresentare a tutti i cittadini che il PLIS può esse gestito anche dalla Comunità Montana senza vincoli e divieti”.