Bullismo sullo scuolabus? Ballabio lo sconfigge con due educatrici e… canti

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BALLABIO – Era salito alla ribalta dell’informazione nazionale con la definizione, peraltro esagerata, di “scuolabus della paura”, ma in appena un mese è stato trasformato in un lieto luogo di formazione: sul mezzo che trasporta gli scolari della Primaria di Ballabio, il più popoloso paese della Valsassina, il bullismo non è che uno spiacevole ricordo.

“Adesso – rileva il sindaco Alessandra Consonni – da qualche boccuccia che proferiva parolacce escono solo gradevoli ritornelli”. E proprio il canto si è rivelato un ottimo strumento educativo.

Il sindaco Alessandra Consonni

La situazione sullo scuolabus del paese, nuovo di zecca, stava diventando insostenibile, al punto che alcune famiglie avevano preso la decisione di rinunciare al servizio. Bambini insultati, maltrattati, impauriti, oggetto della maleducazione di alcuni coetanei durante il tragitto da casa a scuola: questo quanto denunciato dai genitori al sindaco e all’assessore all’Istruzione, Sara Gattinoni.

Sara Gattinoni

Immediato l’intervento degli amministratori, che hanno minacciato espulsioni senza, tuttavia, ottenere l’effetto desiderato. “A questo punto – spiega Sara Gattinoni – abbiamo preso la decisione che si è rivelata risolutiva -. D’intesa col sindaco è stata scartata l’ipotesi del vigilante da collocare a bordo del veicolo, perchè limitarci a reprimere comportamenti asociali sullo scuolabus significava semplicemente trasferirli ad altro luogo. Abbiamo, dunque, deciso di trasformare il tragitto casa-scuola in un momento formativo, rivolgendoci a due educatrici specializzate, in alternanza, che operano a stretto contatto con le maestre”.

“Il risultato – conclude l’assessore – è estremamente positivo, con un cambiamento radicale della situazione: dall’avvio di questa soluzione non si sono più registrati episodi spiacevoli, anche l’atmosfera all’interno del veicolo è irriconoscibile, visto che dalle parolacce si è passati al canto, evidentemente anch’esso ottimo strumento formativo capace di generare coesione e trasmettere serenità”.