
LECCO – “Migliorano gli avviamenti al lavoro dei disabili e delle fasce deboli (più 17% rispetto al 2016), questo denota non solo una ripresa dell’economia ma dimostra come i servizi offerti dal nostro settore siano positivi per qualità e quantità”.
Il consigliere provinciale Marinella Maldini ha presentato il report 2017 del servizio collocamento disabili e fasce deboli: “Da un lato questi risultati sono frutto dell’impegno degli operatori del servizio, dall’altro sono merito della rete che si è formata con i comuni, le cooperative, le istituzioni e le aziende; un lavoro di squadra che riesce a dare risposte a tematiche molto delicate”.
L’attenzione alla disabilità è il perno su cui gira questa rete: “Il 2017 è stato un anno positivo e ricco di iniziative che ha premiato le peculiarità del sistema Lecco. Speriamo solo che la nuova Giunta regionale lasci la gestione dei centri per l’impiego alle province. Una gestione che, se non venisse confermata, rischia di compromettere il lavoro significativo sin qui svolto”.

Cristina Pagano, responsabile del servizio collocamento disabili e fasce deboli, è entrata nel merito dei dati: “Abbiamo registrato una crescita rispetto al 2016 del 17% con un incremento delle convenzioni del 5% per un totale di 333. Un lavoro di squadra che vuole favorire il più possibile l’inclusione delle persone con disabilità e che trova nel Comitato Tecnico Provinciale uno degli strumenti più importanti di semplificazione. La provincia di Lecco è stata la prima a istituire un Comitato Tecnico”.
Il numero di persone avviate al lavoro ha registrato un progressivo incremento nel medio-lungo periodo raggiungendo nell’ultimo anno le 499 unità. In aggiunta sono da registrare oltre 260 “inserimenti attraverso patti di adozione lavorativa”.
Rete e semplificazione sono i due concetti ribaditi anche dal dottor Daniele Coppola responsabile del servizio di medicina legale dell’Asst Lecco : “L’obiettivo è quello di arrivare a una collaborazione sempre più stretta perché possano trarne un vantaggio gli utenti disabili. Grazie alla semplificazione molte spesso riusciamo a risolvere problemi che in passato venivano ‘scaricati’ sulle spalle del paziente disabile”.

Anche per il 2018, sempre grazie alla collaborazione con il territorio, sono stati avviati progetti molto interessanti. Altro focus importante è il legame con il Fondo Zanetti che consente l’attivazione di azioni di facilitazione all’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza. Il servizio ha preso in carico 17 donne attivando 7 progetti di borsa lavoro in aziende private e cooperative sociali del territorio, garantendo l’erogazione di indennità di partecipazione di 600 euro mensili (3 donne sono state inoltre avviate al lavoro).

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