LECCO – Il suo ingresso è sbarrato dallo scorso novembre, una decisione presa pochi giorni dopo quel blitz della polizia che ha messo fine, con 33 denunciati, al maxi giro di spaccio che aveva preso piede in quella via pedonale, a due passi dalla stazione, e lo resterà almeno per qualche mese ancora: via Ferriera, riaprirà, è questa l’intenzione dell’amministrazione comunale, ma dovrà prima essere riqualificata e resa più sicura.
La prima condizione è decisamente più facile e aspetta solo il coinvolgimento dei giovani per dare un nuovo volto a quel passaggio pedonale, la seconda meno ed è il motivo, ci dice il vicesindaco Francesca Bonacina, della prolungata chiusura della strada.

“La bonifica, con l’intervento di igienizzazione, è stata effettuata pochi giorni dopo la chiusura – spiega Bonacina – stiamo predisponendo un progetto di riqualificazione, che prevederà la ripulitura delle strutture, ovvero dei vetri e delle ringhiere, e interventi dal punto di vista estetico per il quale saranno fatti participi anche gli ospiti del Ferrhotel, grazie alla collaborazione con Arca, la cooperativa che gestisce la struttura di accoglienza, oltre che ad artisti del territorio. Se ne occuperà meglio l’assessorato alle politiche giovanili”.

E’ un intervento che sarà fatto a breve, “già nei prossimi mesi” conferma il vicesindaco, resta un problema, ovvero quello di garantire la sicurezza di una strada di per sé isolata, gravata in passato non solo dal fenomeno della droga ma anche dell’abbandono di rifiuti, un quadro di degrado urbano che potrebbe ripresentarsi con la riapertura della strada.
“Quella sarà sempre un’area delicata, a prescindere dalla presenza del Ferrhotel – sottolinea il vicesindaco – il nostro interesse è realizzare un piano di videosorveglianza che riguardi tutta la zona, compresa via Carlo Porta e lo spazio attorno alle Meridiane, che presenta molti angoli da presidiare ed è questa la complicazione. Stiamo cercando di capire tecnicamente quale sia la soluzione migliore. Controllare la sola via Ferriera potrebbe poi spostare altrove i problemi”.
Servirà altro tempo: “era nostra intenzione far combaciare i tempi della riqualificazione con la realizzazione del progetto di videosorveglianza ma non vorremo tardare ulteriormente con la riapertura. In ogni caso quando la strada riaprirà sarà previsto comunque un presidio di sicurezza con telecamere, anche con una soluzione provvisoria in attesa della sistemazione complessiva dell’impianto”.
Nel frattempo che la chiusura di quel passaggio pedonale, frequentatissimo soprattutto dagli studenti che dalla stazione si spostano verso le scuole, stia creando dei disagi è testimoniato anche dalla lettera che ci ha inviato proprio ieri una lettrice:
“Chiedo cortesemente di rivolgere l’attenzione alla chiusura del passaggio di via Ferriera – ci scrive – Una fiumana di ragazzi è costretta a transitare tra l’immondizia del centro Meridiane e attraversare una rotonda pericolosa dove sbocca la statale 36. Mi chiedo perché non viene riaperto il passaggio in questione realizzato con i soldi di noi contribuenti? Sicuramente la chiusura dello stesso non è un deterrente per lo spaccio o qualsiasi altra illegalità”.

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