LECCO – “Gent.le Redazione di LeccoNotizie,
È sotto gli occhi di tutti – a prescindere dal giudizio morale o politico – che la società italiana stia attraversando una forte fase di chiusura e auto isolamento. Isolamento non solo collettivo, ma anche individuale.
È perciò pedagogico e da rigonfiare il cuore di bellezza e futuro, vedere in queste settimane le strade piene di giovani giocosi e urlanti, di cittadini e turisti con i loro idiomi che si mescolano, i parchi pubblici brulicanti di famiglie, le sale dei musei con gli sguardi ammirati di visitatori, (Palazzo delle Paure è un poliglotta eco di ohhhhh!!! Beautiful!!! per la Mostra fotografica di Robert Doisneau e l’Osservatorio della Montagna), esercizi commerciali con colori e tanti clienti e le piazze principali utilizzate per concerti, come settimana scorsa per il rock giovanile e ieri sera per quell’incanto di musica e futuro che sono stati i Canti del Festival europeo “Zelioli” dei Cori Giovanili.
Sabato sera, una sfilata tra il lago che era una cartolina e i giovani da tutto il mondo in corteo e i turisti stranieri e italiani insieme a noi Lecchesi sui lati, come francobolli di tutta questa bellezza. Bellezza di sguardi e relazioni.
È guardando, sentendo e soprattutto ascoltandolo tutto questo col cuore… “non si vede bene che col cuore”, che si può cercare di capire dove ci porta il presente, e il futuro sarà come lo faremo.
E allora, da qui, da questa parte di lago, dopo questo spettacolo serale che è stato fuoco d’artificio di persone e culture, ringrazio di abitare qui. E ringrazio gli organizzatori, il Comune e chi insieme, ha pensato a tutto questo.
A riportare la città, le piazze pubbliche, le serate, i parchi, i Musei e le vie a quell’uso relazionale che li rende vivi, e noi ancora di più. Piazza Garibaldi piena di così tanta bellezza, da tutto il mondo, (Canada, Ucraina, Germania, Russia, Polonia ect) è un abecedario per la riappropriazione degli spazi urbani, del tessuto sociale.
Bisogna essere corresponsabili del bello, vederlo, promuoverlo e riconoscerlo. Il lamento e basta toglie invece soprattutto entusiasmo.
Anche ieri Lecco era bella. Bella perché non era chiusa, nemmeno mentalmente, perché era quel filo di ferro che non stringe i polsi ma rafforza i legami .
Perché Lecco é bella quando é aperta al mondo. Quando la si vive”.
Barbara V.

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