Un argento e un bronzo ai campionati italiani di Rimini
La 13enne calolziese protagonista della danza paralimpica
CALOLZIOCORTE – “Sono molto orgoglioso di mia figlia. E’ riuscita a regalarci tantissime emozioni, è stata stupenda!”
Giada Canino, ancora una volta, è stata protagonista ai campionati italiani di danza sportiva svolti a Rimini domenica 14 luglio.
La storia di Giada è per tutti un esempio di forza e determinazione. La ballerina calolziese, 13 anni, attraverso una smisurata passione per la danza riesce ogni giorno a superare le difficoltà che la sindrome di Down le mette davanti.
E così, domenica a Rimini, insieme al compagno di danza Francesco Belotti (18 anni), è riuscita a conquistare un argento (Bachata) e un bronzo (danze standard) ai campionati italiani, oltre a centrare la finale in altre tre categorie.
“In ogni categoria Giada e Francesco hanno dovuto affrontare oltre 20 coppie in gara e già arrivare in finale non era scontato. Tanto più che Giada, dopo il cambio di categoria, era tra le ballerine più giovani in gara – ha detto Elio, il papà di Giada -. E’ difficile trovare le parole per descrivere le emozioni che ci ha fatto provare…”.
Papà Elio e mamma Luigia seguono la piccola Giada in ogni gara, sempre insieme: “Devo ringraziare mia moglie che si è occupata dei numerosi cambi di abito e del trucco, un compito impegnativo – ha continuato -. Un grazie alla scuola di ballo Rosy Dance di Villongo e alla maestra Marianna Cadei che dal primo momento ha creduto in Giada”.
La squadra paralimpica si è presentata a Rimini con tre coppie portando a casa qualcosa come 12 medaglie di cui 7 d’oro.
“E’ stata una vera e propria sorpresa – ha concluso Elio Canino -. Le due medaglie conquistate da Giada non erano affatto scontate. Nonostante la tensione iniziale, in gara è riuscita a lasciarsi andare… è stata magnifica! Giada ha ricevuto i complimenti degli altri genitori e degli altri maestri di ballo e questa è stata la cosa più bella”.
Giada si allena tutti i giorni con grande impegno tra Calolzio, dove abita, e Villongo, sede della scuola. La sua stella continua a brillare… più forte di tutto e di tutti!