Coronavirus, sindacati in Prefettura: “Serve confronto con istituzioni e imprese”

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Cgil, Cisl e Uil incontrano il prefetto Michele Formiglio

Al centro dell’incontro le ripercussioni economiche del Coronavirus

LECCO -“Abbiamo chiesto questo tavolo per rendere edotto il prefetto della nostra intenzione di essere disponibili a 360 gradi. C’è la necessità di costruire momenti di confronto, in Prefettura, insieme alle associazioni imprenditoriali e all’Ats, perché scambiando le idee si può affrontare meglio la situazione. Riteniamo opportuni questi incontri perché ci permettono di affrontare nel migliore dei modi questo momento difficile”.

Così commentano i segretari generali territoriali di Cgil (Diego Riva), Cisl (Rita Pavan) e Uil (Salvatore Monteduro) dopo l’incontro con il prefetto di Lecco Michele Formiglio per discutere dell’emergenza Coronavirus e degli effetti sociali ed economici che sta portando nel territorio.

“Abbiamo già scritto alle associazioni datoriali invitandole a tenere conto del fatto che in questi giorni, con le scuole chiuse, ci sia maggiore elasticità per permettere ai genitori di gestire i propri figli. Le soluzioni ci sono e riguardano alcune iniziative, per esempio lo smart working e non solo. C’è necessità di un confronto, e quindi di un tavolo, con Ats e associazioni datoriali, per discutere sempre in maniera più articolata sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma anche sul rilancio e mantenimento economico del territorio”.

“Non c’è dubbio che la situazione della Posta centrale di Lecco, con il lavoratore trovato positivo al Coronavirus, sarà oggetto di molta attenzione da parte delle istituzioni. Solo se c’è attenzione su tutti i fronti si può pensare di migliorare la tutela della salute pubblica.”

Serve un tavolo con ATS e imprese

“Giudichiamo l’incontro in Prefettura positivo, in quanto il prefetto si è reso disponibile a confrontarsi e a verificare la possibilità di aprire un tavolo con Ats e imprenditori -proseguono – Tutto ciò è fondamentale perché si riesca ad affrontare l’emergenza, non solamente sulle ricadute sanitarie, ma anche economiche e sociali. Nelle prossime giornate valuteremo insieme ulteriori iniziative per tutelare al meglio le lavoratrici, i lavoratori, le pensionate, i pensionati e in generale tutta la cittadinanza. Ricordiamo inoltre che le nostre sedi sono aperte, tenendo sempre presente le disposizioni e le limitazioni del ministero della Salute. Come sempre siamo in prima linea per dare una mano a gestire l’emergenza Coronavirus. Le nostre Camere del lavoro sono ovviamente a disposizione sia nella gestione dei rapporti con lavoratrici e lavoratori, sia per ulteriori canali di informazione con cittadine e cittadini”.