Cinghiali in zona Deviscio. La denuncia: “I danni ai terreni sono evidenti”

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Terreni rovinati dai cinghiali in localitร  Deviscio, raccolto di fieno a rischio

Parla Franco Ferrari, titolare dell’azienda zootecnica in zona

LECCO โ€“ โ€œQui รจ uno stillicidio quotidiano. Le reti di protezione non servono, proveremo con i recinti elettrificati ma senza troppe speranze. Non sappiamo piรน cosa fareโ€. Il racconto diย Franco Ferrari, una vita da agricoltore in unโ€™azienda zootecnica in localitร  Deviscio a Lecco, รจ accorato.

I danni sono lรฌ da vedere, โ€œfreschi di giornata, anzi, dellโ€™ultima notteโ€ in cui lโ€™ennesimo branco di ungulati ha attraversato la recinzione dopo essersi scavati un passaggio, e dato il via al โ€œbanchettoโ€ nel prato. Il risultato? Tutto da rifare, con buche vistose che con ogni probabilitร  causeranno una perdita a due cifre percentuali per i prossimi tagli di fieno.

Franco Ferrari

โ€œEโ€™ un continuo ripristinare, e il tutto si traduce in danni economici a quattro zeriโ€ racconta Ferrari. โ€œTra perdita di prodotto e tempi di ripristino, i disagi sono evidenti. E ne risente anche la biodiversitร : a ridosso dei miei fondi, cโ€™รจ una risorgiva dove, ogni anno, trovavano casa e rifugio i rospi e le rane. I cinghiali lโ€™anno devastata e i piccoli anfibi sono scomparsiโ€.

La Coldiretti: “Problema da risolvere”

Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale, torna a chiedereย โ€œun coinvolgimento delle istituzioni per un problema che valica ogni delimitazione territoriale e si sussegue senza soluzione di continuitร  in ogni angolo delle due province, dalle pianure alle alte quote: ancora negli ultimi giorni abbiamo avuto segnalazioni dalla Val dโ€™Intelvi e dalla Val Menaggio. E quando non ci sono i cinghiali, arrivano i cervi a completare lโ€™opera. Peraltro, si tratta di animali sempre meno timorosi della presenza delle bestie al pascolo: abbiamo immagini al limite dellโ€™incredibile in cui si vedono cervi e cinghiali pascolare insieme alle vacche, in uno stesso pratoโ€.

La presenza dei selvatici mette a rischio oltre lโ€™equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali, ma la stessa presenza degli agricoltori soprattutto nelle zone montane e di confine, e con essa quella costante opera di manutenzione che preserva le aree montane dal dissesto idrogeologico.

Necessarie misure utili al contenimento dei cinghiali

โ€œCiรฒ che chiediamoย โ€“ rimarca il direttore di Coldiretti Como Leccoย Giovanni Luigi Cremonesiย –ย รจ quello di fare impresa producendo per i cittadini e non per gli animali selvatici nocivi. รˆ sempre piรน urgente porre in ogni misura utile e necessaria a porre un argine al fenomeno, considerando che il loro numero รจ continuato ad aumentare negli anni. Da parte di Coldiretti Como Lecco non รจ mai mancata la disponibilitร  al confronto e, anzi, cโ€™รจ una fortissima azione propositiva, che ribadiamoโ€.

โ€œLe soluzioni ci sono e le abbiamo piรน volte evidenziateย – conclude Trezzi –ย ma vanno percorse con decisione:ย occorre quindi incrementare gli interventi straordinari di prelievo, cosรฌ come รจ urgente una revisione dei piani faunistico-venatori di concerto con le associazioni di categoria e gli organismi preposti. Ciรฒ con particolare riferimento alle quote di esemplari, partendo dalla effettiva consistenza delle popolazioni di selvatici e in relazione ad oggettivi criteri di sostenibilitร  dei territori. Non รจ un caso che lโ€™area lariana sia tra quelle, in Lombardia, con il piรน alto numero di cinghiali abbattuti, oltre 1800 nel corso del 2019: parliamo di un terzo rispetto allโ€™intera regione. Eโ€™ la cartina di tornasole rispetto a un problema che ha assunto proporzioni enormi, e che va arginato con decisione. Si tratta anche di un problema di sicurezza pubblica: i cinghiali ormai raggiungono, in diverse realtร  urbane, anche i giardini delle abitazioni private, oltre a provocare un numero preoccupante di incidenti stradaliโ€.