Diversi ospiti e parte del personale della struttura socio assistenziale sono stati colpiti da covid 19
Tantissime iniziative sono state messe in atto per restare uniti ma distanti agli ospiti della Rsd. Fondamentale l’aiuto fornito anche dall’esterno
OLGIATE MOLGORA – E’ stata colpita, così come molte altre strutture socio assistenziali, in maniera forte dal coronavirus con diversi ospiti e operatori risultati positivi al tampone per il Covid 19. Ma non ha mai perso la tenacia e la voglia di uscire ancora più forte e robusta da questa crisi sanitaria che sta stravolgendo la vita di ognuno di noi. La Casa dei ragazzi Iama Onlus di Olgiate ha voluto raccontare in uno scritto che pubblichiamo integralmente sotto come sono stati queste settimane “in trincea”.
Ecco il testo.
La Casa dei Ragazzi IAMA Onlus di Olgiate Molgora sta progressivamente uscendo da quello che è stato uno tra i periodi più difficili dalla data della sua fondazione.
Il COVID-19, come sta capitando in molte altre strutture socio-assistenziali del territorio, ha colpito sin dall’inizio di marzo in modo significativo alcuni degli ospiti della RSD e la maggior parte degli operatori, mettendo in grave difficoltà tutta l’organizzazione dell’ente e i servizi che garantisce.
È stata sospesa, nel rispetto dei decreti ministeriali, l’attività del Cse e de La Casa di Sophia, luoghi importanti per il supporto alle famiglie che quotidianamente hanno cura di disabili adulti e bambini.
Rsd attiva in una situazione di emergenza
La RSD, per la sua connotazione residenziale, è rimasta in attività, ma ci siamo trovati da una settimana con l’altra a dover gestire una situazione d’emergenza, a causa della drastica diminuzione del personale assistenziale, sanitario ed educativo operante in struttura, e a vivere giornate frenetiche e di grande tensione con un’esigua scorta di dispositivi di protezione a disposizione. In quelle giornate avevamo un pensiero unico e fisso: curare gli ospiti ammalati e preservare dal contagio gli ospiti che non avevano sintomi.
La dolorosa scomparsa di Maurizio, simpatico e solare
Abbiamo perso un ospite, l’8 marzo, deceduto in ospedale a Milano mentre era in visita dalla sorella: Maurizio. Simpatico e solare, sempre pronto ad un sorriso e ad una chiacchiera. Amava lavorare in Fattoria e dedicarsi al midollino; aveva una grande passione per la musica, il teatro e la pittura e partecipava attivamente alle tante attività proposte dagli educatori. È un gran vuoto quello che lascia in struttura, tra i suoi amici coinquilini e tra gli operatori.
La tenacia degli operatori
La tenacia e il coraggio di tutti gli operatori, e in particolar modo di quelli rimasti in attività garantendo l’assistenza e la continuità del servizio, sono stati fondamentali per reggere il carico di questo periodo e per riuscire a contenere la situazione arrivando, ad oggi, ad avere sempre meno ospiti in isolamento e al progressivo rientro del personale dalla malattia.
Gli operatori sono riusciti a far fronte alla difficile situazione quotidiana e a stare accanto ai nostri Ragazzi, facendoli sentire meno spaesati, meno spaventati e meno insicuri. E gli ospiti sono riusciti a non perdersi d’animo.
Distanti ma uniti
La distanza fisica è diventata vicinanza di sguardi e di parole, nonostante le mascherine e le protezioni. Tutto ciò si è raggiunto anche attraverso le risorse e gli strumenti a disposizione: l’utilizzo di contenuti multimediali (il “turisti per caso” del venerdì è ripreso grazie alla visita virtuale di musei); la visione di film in tivù; l’ascolto della musica, anche dal vivo, grazie a due operatori/musicisti che con bonghi e chitarra hanno organizzato concertini in terrazza; laboratori creativi, che hanno assicurato le tradizionali decorazioni pasquali alla nostra Casa e laboratori pittorici che ci hanno consentito di esporre sulla facciata della Residenza il più bell’augurio che i nostri Ragazzi potessero fare a se stessi e a tutti: “Casa Ragazzi: mola mia – Andrà tutto bene”.
Andrà tutto bene
Per gli ospiti isolati in camera sono state previste attività o semplici chiacchierate con gli educatori. In questo modo gli operatori e i Ragazzi hanno trovato la forza gli uni negli altri: gli ospiti si sono affidati, più del solito, agli operatori e gli operatori, facendo squadra, hanno saputo comunicare l’emergenza e le nuove regole da seguire, senza renderle drammatiche.
Lo sportello psicologico
A supporto di tutti i dipendenti è stato istituito uno sportello d’ascolto psicologico online, perché anche chi cura ha bisogno di cure, di spazi di ascolto e comprensione dei propri vissuti. Le due psicologhe operanti in struttura si sono rese disponibili a darci una mano per affrontare questa situazione difficile, in cui si mescolano sofferenza fisica, paura per sé e per i propri familiari, voglia di star bene, voglia di continuare a lavorare e a stare con i ragazzi.
Infine anche da noi la tecnologia è stata davvero utile per mantenere la relazione con le famiglie e garantire un supporto psicologico ai nostri ospiti: sono state organizzate videochiamate con i parenti e “chiacchierate” con la psicologa dell’ente, utili a far emergere le paure e le fragilità, ma anche le capacità e le risorse necessarie per reggere le giornate.
Le favole al telefono… al telefono
Inoltre questa settimana, grazie a Campsirago Residenza, alcuni dei nostri ospiti hanno preso parte all’iniziativa “Le favole al telefono…al telefono!”, ascoltando storie ed interagendo con attori e attrici durante appuntamenti telefonici di 30 minuti circa. Le famiglie sono state sempre tenute al corrente delle condizioni dei propri cari o attraverso comunicazioni individuali o con lettere e mail di aggiornamento da parte della Direttrice di Struttura e rivolte a tutti.
Non saremmo, però, riusciti a sostenere la situazione, senza alcuni aiuti significativi ed essenziali che ci sono arrivati dall’esterno della struttura e che ci hanno consentito di affrontare la fase più critica.
Gli aiuti dall’esterno
Nove volontari, inviati dal COC (centro operativo comunale), hanno affiancato i nostri operatori, colmando le assenze e portando valido supporto nelle diverse mansioni quotidiane.
Il Sindaco di Olgiate Molgora Giovanni Battista Bernocco, insieme all’Amministrazione comunale, ci ha garantito per due volte le prime forniture di mascherine, in un momento in cui non riuscivamo a reperirle da nessuna parte; le sue parole di conforto ed incoraggiamento, ci hanno trasmesso sostegno e vicinanza.
La Fondazione Comunitaria ha voluto destinare all’acquisto di DPI parte delle risorse raccolte attraverso la raccolta fondi “Aiutiamoci”: questa decisione ci ha garantito un rifornimento di mascherine e di altri dispositivi di protezione che ci farà stare tranquilli per un po’ di tempo.
Mercoledì 1° aprile la Pizzeria La Sosta di Olgiate Molgora ha raccolto le ordinazioni dei nostri Ragazzi e degli operatori in turno e ha offerto a ciascuno di loro una pizza, portando in refettorio un po’ di felicità.
A tutti loro va il nostro grazie!
Sapere di avere una rete di aiuto attorno a noi ci fa sentire sempre più motivati e un po’ più sereni nell’affrontare l’impegno quotidiano e le difficoltà. Consapevoli, come tutti in questo periodo, che molte ne abbiamo superate, ma altre ci attenderanno nel futuro prossimo.