Merate, Legambiente su viale Verdi: “L’ampio parcheggio è una scelta anacronistica”

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Anche Legambiente interviene sul progetto di riqualificazione di viale Verdi

Il dibattito ruota intorno alla zona del posteggio davanti alla scuola materna, asilo nido e centro diurno disabili

MERATE – Coinvolgere le persone interessate all’interno di un processo realmente partecipativo di ascolto e analisi delle esigenze dei residenti così come degli utenti delle strutture di servizio interessate dall’intervento. E’ quanto chiede Legambiente che invita l’amministrazione comunale a promuovere un’assemblea pubblica sul progetto di riqualificazione di viale Verdi.

Le richieste riguardano in particolar modo l’area davanti alla scuola materna, all’asilo nido Girotondo e al centro diurno disabili. Nel progetto elaborato dalla Provincia di Lecco su indicazioni dell’amministrazione comunale la zona in fregio a queste strutture pubbliche verrebbe trasformata in un ampio parcheggio, sacrificando una parte del verde esistente. Una scelta che ha scatenato vivaci reazioni di cittadini ed esponenti del Comitato civico ambiente, a cui si unisce ora Legambiente.

Una delle prime ipotesi di riqualificazione di viale Verdi

Un parcheggio grande è davvero ciò che serve?

“Il progetto, così come si profila nell’ultima versione disponibile e di cui siamo a conoscenza, ci sembra anacronistico sotto molteplici punti di vista e crediamo che una sua rivalutazione possa assumere un’importanza ancora maggiore in questa fase di riorganizzazione post coronavirus”.

Legambiente sottolinea che la scelta di creare un parcheggio, per quanto ampio e comodo, risulta “sproporzionato nelle dimensioni”, perché verrebbe sfruttato a pieno solo nel momento di apertura e chiusura delle strutture adiacenti. Da qui l’idea di provare a sfruttare meglio le aree verdi a oggi poco o per nulla sfruttate, puntando a una loro valorizzazione in funzione educativa e sociale e di incentivo alla mobilità dolce, tema chiave degli spostamenti del futuro nelle aree urbane, soprattutto se pianeggianti come Merate. “Sono ben noti gli infiniti benefici che la presenza di piante in città, e in generale di una ricca biodiversità degli ambienti urbani hanno in termini di qualità dell’aria, benessere fisico e psicologico e quindi di qualità della vita di tutti i cittadini”.

Valorizzare le aree verdi

Una considerazione che va dritta al cuore del progetto. “Non si tratta solamente della salvaguardia delle piante presenti, che dovrebbero essere preservate e se necessario (previa perizia che lo attesti) sostituite da altre più adatte, ma di capovolgere l’ottica con la quale è stato pensato questo intervento: nelle motivazioni che hanno portato l’amministrazione a lavorare sulla riqualificazione del Viale, innescando anche processi virtuosi come il concorso di idee, si parla della necessità di garantire sicurezza. Se le aree verdi presenti non vengono sfruttate perché la vicinanza della strada le rende insicure, allora lavoriamo sul renderle sicure per far sì che possano essere fruite, e non viceversa”.

Promuovere una discussione davvero partecipata

Da qui la proposta di un’assemblea pubblica organizzata secondo le metodologie della progettazione partecipativa e inclusiva con focus group, tavoli di lavoro, mappe di comunità.
Proprio per promuovere e stimolare un dibattito costruttivo, Legambiente pone alcune domande:

● Il numero di posti auto previsto nel progetto è stato stimato sulla capacità dell’area selezionata o sul calcolo di un reale bisogno degli utenti delle strutture e degli esercenti presenti? Oppure è un’esigenza dei residenti?
● Come si spostano gli utenti delle strutture per arrivarci? Se utilizzano principalmente l’auto privata, sarebbero disposti ad andare a piedi o in bici se i percorsi fossero sicuri? È stata svolta un’indagine a riguardo?
● Le aree verdi a disposizione delle strutture sono realmente a servizio di esse e in quale misura vengono integrate nelle attività riabilitativo-educative?
● Qualora non lo fossero, potrebbero diventarlo grazie ad una progettualità specifica che al momento manca nel piano generale di riqualificazione del viale?